Almeno duecento No Tav si sono ritrovati ieri pomeriggio fino a tarda serata nei pressi dei cancelli della centrale elettrica di Chiomonte. Uno dei luoghi che ha visto tante azioni No Tav e che è stato scelto dal movimento come ritrovo per dare una risposta all’inaccettabile richiesta di condanna a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò.
In mattinata, infatti, presso l’aula bunker del carcere delle Vallette la Procura Torinese ha scritto l’ennesimo ridicolo capitolo di questa vicenda giudiziaria con la richiesta di condanna a 9 anni e 6 mesi di carcere per i 4 No Tav in carcere dal 9 dicembre scorso con l’accusa di terrorismo.
Il Movimento ha quindi deciso di indossare nuovamente gli scarponi e, nonostante la pioggia, ha presidiato gli accessi di Via dell’Avanà, dando vita ad un’incessante battitura che sappiamo, di sicuro, non è stata gradita alla ffo presenti in forze all’interno del cantiere.
Dai tentavi di disturbo al “pollaio”, a qualche botto per tenere in allerta i “soldatini” e, per finire, ai fuochi d’artificio, i No Tav presenti ieri sera hanno manifestato così la loro solidarietà a Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia con la promessa che ben presto si tornerà a fare visita al cantiere.
La polizia dal canto suo non ha perso l’occasione per rendersi ridicola, tentando di bagnare i No Tav con una manichetta dell’idrante che perdeva dal tubo poiché forato…un’immagine, diciamolo, che ben rende l’idea dei tristi personaggi che ci troviamo di fronte.