da tgVallesusa– Sabato 12 ottobre ore 15, sotto un insistente pioggia mista a neve Bardonecchia accoglie in Piazza Statuto un presidio NO TIR – NO FREJUS – NO TAV. La giornata del 12 è stata scelta dagli organizzatori per raccogliere l’appello ad una giornata nazionale in difesa dei territori. “Abbiamo deciso di rilanciare ancora una volta la mobilitazione in opposizione non solo al TAV ma anche al raddoppio del tunnel autostradale del Frejus” dichiarano gli organizzatori. La preoccupazione dei NO TIR – NO FREJUS è legata principalmente al problema ambientale indotto dai lavori prima e dall’aumento del transito merci successivo all’apertura della canna di sicurezza al transito. Ricordiamo che il secondo tunnel ha avuto come prima giustificazione quella legata alla sicurezza del traffico e quindi da utilizzarsi come canna i sicurezza; successivamente diverse dichiarazioni, anche di esponenti del Governo, hanno indicato come possibile l’apertura di questa canna al transito veicolare. Ad oggi l’opera è iniziata ma i lavori procedono solo dal lato Francese del traforo mentre in Italia tutto è fermo. I manifestanti, scortati dalle Forze dell’Ordine, hanno poi deciso di avvicinarsi in corteo al cantiere. Raggiunto il quale si è improvvisato un piccolo comizio dove si sono avvicendati al microfono esponenti NO TIR e NO TAV con interventi che hanno dipinto il quadro funesto legato a queste opere infrastrutturali. Una proposta emersa fra le tante è quella di ragionare sin da subito ad un contingentamento del transito di TIR con lo scopo di salvaguardare la salute pubblica e la vocazione turistica della Valle, senza aspettare che la nuova canna faccia da catalizzatore a nuovi accessi, favoriti anche dalle restrizioni applicate al transito merci nel traforo Monte Bianco.