E la bandiera della pace entra nella base dei Marines a Niscemi dove è in costruzione il MUOS
Sventola la bandiera della pace sul suolo siciliano sottratto al suo popolo per installare strumenti di guerra, come le antenne già attive e le parabole del MUOS. In preparazione della grande manifestazione NO MUOS che si terrà a Palermo il 28 settembre prossimo, a Niscemi è un fiorire di iniziative che stanno registrando la partecipazione di molti attivisti e cittadini. Nel pomeriggio di sabato 21 settembre, si è tenuta un’ intensa assemblea dedicata al tema del MUOS e della pace in pericolo, a cui hanno partecipato religiosi, comitati di tutta la Sicilia, movimenti no muos e una rappresentanza del Comitato delle mamme di Niscemi. E l’affermazione di una mamma ha suscitato un dibattito molto sentito e articolato sull’ abbandono della propria terra paventato da molte famiglie intenzionate a emigrare per la paura dei rischi per la salute e la pace. Dopo l’assemblea, c’è stata una passeggiata attorno alla base e molti attivisti sono entrati nella base della Marina US Navy con le bandiere No Muos e della pace. “I colori della pace hanno fatto irruzione in una base pronta a partecipare alle azioni di guerra che gli eserciti stanno pianificando”, hanno commentato gli attivisti che, con grande tranquillità, assieme a mamme, bambini e intere famiglie, hanno presidiato pacificamente un angolo dell’istallazione militare statunitense.
Un cannolo ci salverà
I lanci dell’ANSA e co, comunicano che in data odierna “una cinquantina di persone che fanno parte della Rete No Muos sono entrati all’interno della base di Niscemi. Al momento dell’ingresso non erano presenti le forze dell’ordine. Sul posto ora ci sono polizia e carabinieri.”
Nessuno dirà che oggi, sul suolo di una delle basi americani più strategiche del mediterraneo, alcuni bambini hanno improvvisato una partitella di calcio, delle simpatiche anziane signore si sono sedute su una tovaglia sul prato addentando un panino accanto ad una mamma che allattava il proprio figlio al seno. Nel frattempo le forze dell’ordine intervenute sul posto dribblavano i pericolosi cannoli no Muos branditi dagli attivisti in difesa del pic-nic.
Finiti i dolci, gli attivisti si sono ritirati nelle loro case, salutandosi per il prossimo incontro, il 28 settembre alle 15 a Palermo.