E’ stato notificato questa mattina l’avviso orale da parte del Questore di Torino ad Ermelinda, attivista No Tav della prima ora, del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno e delle Fomne Contra’l Tav.
Questo provvedimento si inserisce sulla scia di altri simili (sono circa una ventina tra la Valle e Torino) e come destinatari troviamo sempre i No Tav più attivi.
L’avviso orale è una vera e propria minaccia in quanto preannuncia la possibilità, qualora le persone coinvolta non smetta di partecipare ad iniziative di lotta, di applicazione dell’articolo 1, la sorveglianza speciale prevista per i soggetti socialmente pericolosi. Tale misura, pensata per i sorvegliati di mafia e fortemente restrittiva e dalla durata variabile, può comportare l’obbligo di dimora nel comune di residenza, la sospensione della patente, il divieto a partecipare a riunioni e manifestazioni e molto altro…
Una nuova forma di intimidazione insomma, in attesa che la procura guidata da una frustrata Questura torinese possa procedere con la prossima operazione fuffa, volta a colpire chi, con coraggio e determinazione, continua a denunciare l’illegittimità di un cantiere devastatore simbolo del marcio che c’è dietro il sistema delle Grandi Opere, dannoso per l’ambiente ed il clima, foriero della militarizzazione della valle.
Solidarietà quindi ad Ermelinda e a Emilio, Nicoletta, Giorgio, Brescia e Mattia, che continuano ad essere sottoposti alle angherie della procura e della questura torinesi.