dal blog di Beppe Grillo
Non si era mai visto un accanimento mediatico contro un movimento come quello che sta avvenendo nei confronti del movimento NO TAV. Non si era mai visto un accanimento giudiziario con prove molto deboli o addirittura assenti come quello che sta avvenendo nei confronti degli attivisti NO TAV. Ogni pretesto è buono per privarli delle libertà individuali, per montare accuse farlocche e campate in aria seguite da perquisizioni e sequestro di computer, degli archivi informatici e di tutti gli aggeggi dotati di memoria elettronica. Tecnica della pesca a strascico: alla fine qualcosa si prende e, magari, da cosa nasce cosa.
Non si era mai visto un accanimento politico tanto velenoso stupido e arrogante come quello che in questi ultimi tempi sta colpendo il popolo NO TAV: da Napolitano all’ex sindaco di Cesana, dal ministro Alfano che si augura che la magistratura colpisca sempre più duramente gli avversari della Grande Opera a Lupi che sgomita per far avere laute commesse alle aziende vicine alla Compagnia delle Opere. Ma perché tutto questo accanimento che si pone come obiettivo di far passare nella gente, come credibile, l’accusa di TERRORISTI nei confronti degli onesti NO TAV che cercano di sottrarre il denaro pubblico dalle grinfie adunche di politici, affaristi, mafiosi, lobbisti e pennivenduti leccaculo? Perché l’autunno si avvicina e col cader delle foglie e l’arrivo del freddo giungeranno al pettine i nodi dell’occupazione, della fine dei soldi per la cassa integrazione, della riduzione dei servizi pubblici e via dicendo. Ci sarà poi il problema dello stupro della Costituzione per realizzare il sogno di Licio Gelli e della P2, la necessità di garantire un salvacondotto politico al Berlusca perché gli consenta di mantenere il suo potere lasciando le briciole ai suoi gregari del PD (menoelle, ndr), della famiglia Letta e delle famiglie mafiose. Perché tutto questo passi indenne per la “casta” si deve trovare con estrema urgenza un “capro espiatorio”, un “nemico interno” da additare al gregge da tosare e macellare e il MOVIMENTO NO TAV è il capro espiatorio ideale. E poi ultimamente aveva riscosso troppe simpatie in giro per l’Italia e per il mondo e allora bisogna fermarlo, distruggerlo, cancellarlo ad ogni costo e in ogni modo. Ed ecco scendere in campo, in un crescendo wagneriano, i media, la magistratura e i politici. Ecco far diventare eroi perseguitati quei personaggi che pochi mesi prima erano stati inquisiti per mafia o condannati per bancarotta fraudolenta, ecco dare onorificenze non agli operai dell’ILVA che crepano di cancro ma agli operai dei cantieri del TAV, che, poverini, sono “perseguitati” dai NO TAV. Così ogni giorno sui giornali embedded si chiede a gran voce di fermare il TERRORISMO e I TERRORISTI che stanno già operando in Valsusa sotto le bandiere NO TAV. E’ di questa sera la notizia che la procura di Torino con i procuratori Caselli, Ausiello, Rinaudo e Padalino, si sono incontrati con i colleghi di Milano per affrontare la grave situazione dei NO TAV definita “eversiva”. Analoghi incontri sono previsti prossimamente con le procure di Bologna, Roma, Napoli, Trento. Tutto questo agitar di spade non promette nulla di buono: il tentativo di criminalizzare il Movimento NO TAV paragonandolo alle BR e facendo scattare il dispositivo accusatorio di eversione e dunque metterlo fuori legge, mettendo fuori legge i suoi simboli, le suw bandiere, i suoi aderenti, i militanti. Magari con una retata in contemporanea su tutto il territorio nazionale che colpisca tre-quattrocento persone, fra cui sicuramente i personaggi più attivi, le persone simbolo, quelli che gestiscono i siti, e via dicendo. Colpendo in sostanza tutto e tutti compresi gli avvocati e i parlamentari che sono vicini al movimento NO TAV. Montando un caso mediatico senza precedenti che sputtanando, attraverso i media, nel modo più infame tutti i colpiti, i loro affetti, le loro vite private, diano in pasto al popolo bue assetato di gossip merdoso un piatto succulento in modo da distoglierlo dal salvataggio del Berlusca, dallo stupro della Costituzione, dai problemi legati al crack finanziario del Paese e grazie al governo delle larghe intese facendo passare in contemporanea leggi liberticide che colpiscano soprattutto il dissenso e le proteste di piazza. In modo da avere un autunno meno caldo con la gente più tranquilla rintanata in casa a mangiare il poco che riuscirà ancora ad avere mentre i soliti arcinoti potranno banchettare e festeggiare al rinato fascismo bipartisan. Mala tempora currunt. Forse hanno fatto i conti senza l’oste.”
Alberto Perino, Movimento No Tav