Da oggi è attiva la sottoscrizione per la raccolta di fondi per aiutare l’attivista No Tav a cui hanno bruciato l’auto, a sostenere le spese conseguenti a questo ignobile fatto.
Ricordiamo come sono andate le cose…
Martedì sera scorso (13/04) la donna aveva parcheggiato l’auto alla rotonda da cui si raggiunge il paese. Quando la polizia, nell’ambito di una delle tante iniative No Tav messe in campo nella scorsa settimana, ha iniziato a spingere i manifestanti verso l’abitato di San Didero con cariche, lacrimogeni e idrante la macchina è rimasta oltre i cordoni delle forze dell’ordine.
Questa è la condizione in cui è stata ritrovata, con il motore completamente incendiato e i finestrini spaccati. Non siamo nuovi a questo modus operandi in Val Susa. Frustrati poiché si sentono mercenari in terra ostile si danno al vandalismo, ma non ci faremo intimorire di certo, abbiamo affrontato ben altro in trenta anni di lotta.
Per sostenere le spese basta fare una donazione alla Cassa di Resistenza con B/B intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari con causale “Macchina No Tav bruciata” IBAN IT22 L076 0101 0000 0100 4906 838
Avanti No Tav!!