Si è tenuta oggi l’udienza preliminare nei confronti di 9 Notav accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata, rifiuto di fornire le proprie generalità ed oltraggio. I fatti sono quelli della notte 17 settembre 2015 quando i Carabinieri si Susa avevano fermato, nei pressi della stazione di Bussoleno ed al rientro da una cena in Clarea, Emilio. Intorno a lui si erano radunate una cinquantina di persone ed il clima si era scaldato quando i Carabinieri avevano redarguito i Notav affermando che “quando c’era lui….” e che “ci danno meno problemi i Rom di voi”. Si era trattato dunque di un diverbio nel quale i Carabinieri avevano palesato le loro simpatie per fascismo e razzismo ed i Notav avevano manifestato tutto il loro antifascismo, ma il buon Padalino per tali fatti era riuscito a chiedere la misura cautelare in carcere per alcuni e quella degli arresti domiciliari per altri. Il G.I.P. aveva applicato quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma quotidiana.
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C’è da ricordare come il 15 marzo 2016 i notav si erano visti piombare in casa i Carabinieri di Susa con un’azione ridicola, con l’impiego di numerosi uomini armati e militarizzandole zone intorno alle abitazioni.
Oggi il G.U.P. ha assolto per non aver commesso il fatto Paolo, Luca, Fulvio e Guido che hanno scelto di definire il procedimento con rito abbreviato, mentre ha rinviato a giudizio Giorgio, Giulia, Andrea, Stefano e Biagio per il processo che inizierà l’11.7.2018 h. 9,00 aula 46.