Ieri sera al campeggio NOTAV di Chiomonte si è svolta un’assemblea nella quale si è discusso della situazione, dei risvolti tecnici processuali e soprattutto delle azioni che il movimento dovrà mettere in campo per sostenere tutti i no tav imputati in vista dell’apertura del processo di primo grado prevista per venerdì 6 luglio. Sono intervenuti alcuni avvocati del movimento tra cui alcuni legali milanesi e insieme ci si è concentrati sull’importanza del processo, ennesimo tentativo di indebolimento del movimento notav, inquadrandolo esplicitamente come processo politico di fatto ma orchestrato attraverso un teorema, quello di Caselli e della Procura di Torino, costruito su fatti specifici in modo tale da isolarli dal contesto in cui sono avvenuti.
Un chiaro attacco al movimeno notav che s’impegnerà a lottare nell’ennesimo campo di battagli ache gli si pone sulla strada, ovvero quello delle aule dei tribunali. Come lo affronteremo? Come sempre, con lo spririto di chi pensa che ogni battagli avalga la pena combatterla, con la capacità del legam team (ribattezzato avucà notav!) e con la solidarietà di tutto il movimento nei confronti degli imputati, perchè dalle nostre parti gli slogan non sono parole al vento, sono realtà, e quindi anche qui SI PARTE E SI TORNA INSIEME!
Due note a margine:
-All’assembla sono stati esposti e distribuiti i materiali dell’operazione Hunter...che ancora non ha risvolti nè risposte dalla tanto celere e chirurgica procura di Torino
-L’assemblea si è tenuta in un clima surreale con l’arrivo di centinaia di uomini delle forze dell’ordine al cantiere, posti di blocco nei pressi del campeggio e ai caselli autostradali, l’ingresso al cantiere dal lato centrale particolarmente presidiato. La Questura di Torino immaginava una “commemorazione” del 3 luglio….ci spiace sarà sicuramente per la prossima volta!