Basta non essere sotto l’egidia della procura di Torino ed ecco che il sistema Tav viene a galla…..
di seguito l’articolo di Repubblica
L’ex governatrice e attuale presidente di Italferr ai domiciliari, con altre 5 persone, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Firenze: rischio di reiterazione del reato
ROMA – La presidente di Italferr ed ex governatrice dell’Umbria (Pd), Maria Rita Lorenzetti, è stata messa agli arresti domiciliari questa mattina nell’ambito di un’indagine della Procura di Firenze relativa a lavori della Tav in Toscana. A suo carico – secondo le prime informazioni – verrebbero ipotizzati i reati di corruzione e associazione per delinquere.
Sei persone ai domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare sarebbe stata motivata con il rischio di reiterazione del reato e non di inquinamento probatorio, come sembrava in un primo momento. Un provvedimento particolarmente corposo, di circa 500 pagine, che è stato notificato alla presidente di Italferr, per due mandati alla guida dell’Umbria, nella sua abitazione di Foligno. Sono sei, in tutto, le persone finite agli arresti domiciliari. Oltre alla presidente di Italferr i provvedimenti sono stati notificati al geologo Valter Bellomo, a Furio Saraceno (Nodavia), Valerio Lombardi (Italferr), al consulente Alessandro Coletta e a Aristodemo Busillo della Seli, la società incaricata di perforare il sottosuolo di Firenze per la fresa Monna Lisa.
Cinque misure interdittive. Interdetti dalle loro rispettive attività Alfio Lombardi, Maurizio Brioni, Marco Bonistalli di Coopsette che è la socia di maggioranza di Nodavia, Remo Grandori di Seli e Renato Casale, amministratore delegato di Italferr.