Ieri si è svolto il consueto aperitivo No Tav ai cancelli della centrale di Chiomonte. Ad attendere i manifestanti celere schierata fuori dal cancello e lungo Via dell’Avanà e funzionari della Questura che da subito hanno mostrato un atteggiamento aggressivo.
Nonostante l’invadente presenza, ci si è organizzati per l’aperitivo difendendo in certi momenti coi propri corpi lo spazio fisico che la polizia avrebbe voluto negare.
Mentre un gruppo di No Tav è riuscito ad aggirare il cordone di celere lungo Via dell’Avanà per la consueta partita a bocce quadre, si sono continuati i blocchi dei mezzi nonostante il continuo intervento degli uomini in divisa.
Verso le 21,30, a conclusione dell’iniziativa, c’è stata una vera e propria aggressione da parte della polizia che dapprima ha spostato di peso e in malomodo alcuni manifestanti che si erano seduti a terra, intervenendo in un secondo tempo con una carica corredata di manganellate sugli altri presenti che erano accorsi in aiuto ai ragazzi per terra. Nonostante le manganellate e le scudate, I No Tav non si sono però fatti intimidire, guadagnando metro su metro, spingendo sugli scudi fino a far rientrare la celere all’interno dei cancelli della centrale. Inutile l’intervento dei funzionari della questura che dopo aver ordinato il primo intervento non sono più riusciti a “contenere” i loro in assetto antisommossa.
E’ evidente come la presenza sempre maggiore ai cancelli della Centrale inizi ad infastidire non poco coloro che dovrebbero garantire il passaggio dei mezzi di operai e di quelli delle forze dell’ordine. Per quanto ci riguarda, la violenza subita ieri sarà un motivo in più per tornare, ancora più numerosi e determinati.