da ilpost.it La settimana prossima il governo del primo ministro britannico David Cameron deciderà se dare il via libera al progetto di linea ferroviaria ad alta velocità HS2, nel tratto da Londra a Birmingham. Secondo le indiscrezioni raccolte dalla stampa inglese negli ultimi giorni l’approvazione dell’HS2 sarebbe praticamente certa. Ma in questo caso Cameron, oltre alle proteste degli ambientalisti, potrebbe presto fronteggiare una ribellione di parte del suo partito.
L’HS2 (letteralmente, High Speed Two) è una linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Londra e l’aeroporto di Heathrow prima a Birmingham, poi al nord dell’Inghilterra e infine, probabilmente, anche alla Scozia. La prima parte di questo lungo e tortuoso progetto prevede il collegamento ad alta velocità tra Londra e la seconda città inglese, Birmingham, che coprirebbe circa 160 chilometri in soli 49 minuti, con una velocità massima di 320 chilometri orari circa. Qualora il progetto venisse approvato in tempi rapidi, i lavori per la costruzione della nuova linea inizierebbero nel 2016 per concludersi nel 2026 e avrebbero un costo di circa 17 miliardi di sterline.
L’HS2 non è un’idea di David Cameron: il progetto era stato presentato nel 2009 dal partito laburista, l’attuale governo si è limitato a mantenerlo e portarlo avanti. L’opposizione di parte dei conservatori ha a che fare anche con la paternità del progetto, che il Labour continua a sostenere: questo rassicura Cameron sul fronte dei numeri in Parlamento ma rende la situazione politicamente più complessa. Alle polemiche politiche, poi, si sommano le proteste di ambientalisti e abitanti delle regioni interessate dai lavori (Midlands, North West England, Yorkshire), che sono state numerose negli ultimi anni e si sono basate su argomenti già visti in molte proteste dello stesso genere, come quelle contro la TAV in Val di Susa, in Italia: ingenti danni ambientali, distruzione del paesaggio, inutilità di una nuova linea ad alta velocità quando si dovrebbero potenziare le linee ferroviarie già esistenti. Decine di deputati conservatori, soprattutto quelli eletti nelle contee interessate dai lavori, potrebbero opporsi ai lavori e aprire così un’altra frattura tra i conservatori dopo quella della fronda degli euroscettici nel partito. Secondo il Telegraph il ministro per gli affari del Galles, la 59enne Cheryl Gillian, sarebbe pronta alle dimissioni qualora il ministro dei Trasporti, Justin Greening, approvasse l’HS2.
Chi è favorevole al progetto, invece, dice che le linee ferroviarie attuali non possono più smaltire il crescente flusso di viaggiatori, che nei prossimi anni diventerà insostenibile. A confermarlo è un rapporto della società indipendente Network Rail, secondo cui “l’arteria ferroviaria più affollata e economicamente vitale del Regno Unito avrà sempre più disagi se la situazione non dovesse cambiare”. Inoltre, prosegue il rapporto, “le soluzioni alternative” che prevedono il potenziamento delle linee esistenti “porterebbero benefici solo a breve termine”. Lo stesso ministro ombra dei Trasporti, il laburista John Woodcock, ha detto alla BBC che la linea porterà enormi benefici alla popolazione, sia in termini di mobilità che economici, come ha sottolineato lo stesso David Cameron in un’intervista al Sunday Telegraph la settimana scorsa. Attualmente la linea ferroviaria ad alta velocità della Gran Bretagna misura soli 112 chilometri.