Condividiamo volentieri le parole di Alberto Perino in risposta ai vari articoli della stampa mainstream in merito alla mobilitazione No Tav di questi giorni.
Caro Lodovico Poletto e altri signori della carta stampata, se vi documentaste meglio (e ne avete tutte le possibilità visti i mezzi che avete a disposizione) scoprireste che:
La SS 25 è stata bloccata da un’ordinanza dell’ANAS per il giorno 13/4 e poi per i giorni a venire a tempo indeterminato da Borgone di Susa a Costigliole d’Asti… (???)
I No TAV non hanno bloccato la ferrovia, si sono limitati ad avvicinarsi ai binari per attraversarli e raggiungere i prati circostanti mentre sono state le Forze del Disordine a posizionarsi sui binari in assetto da guerra e a bloccare il traffico anche a causa del fumo delle centinaia di lacrimogeni sparati anche ad altezza d’uomo. Per eventuali lamentele o rimostranze rivolgersi alla questura, non ai NO TAV.
Evidentemente, poi, i NO TAV tra le loro file annoverano anche del lanciatori del peso olimpici, visti che essendo stati tenuti a distanza dai lacrimogeni e dai cannoni ad acqua sono riusciti a scagliare un masso a decine di metri di distanza con una forza tale da rompere le costole al vice questore… (non è che ha patito il rinculo di un fucile lancia lacrimogeni?).
In merito ai numeri della partecipazione va ricordato ai signori della carta stampata che 15 anni di repressione da parte della magistratura torinese che riesce a condannare a 2 anni di carcere una persona per aver espresso le proprie opinioni con un megafono, le migliaia di NO TAV indagati e sotto processo, le centinaia di persone colpite da restrizioni e fogli di via (anche solo per aver documentato fotograficamente quanto accadeva a Chiomonte) hanno sicuramente lasciato il segno. Ricordo che la repressione politica non c’è solo in Egitto o in Turchia ma anche a casa nostra.
Per quanto riguarda la mia persona, purtroppo non sono riuscito ad essere presente a San Didero causa gravi problemi di salute che mi impediscono di muovermi. Ai resistenti, ogni giorno, vanno i miei incitamenti, il mio grazie, e il mio plauso.
Capisco che siete tutti arruolati nell’esercito SITAV ma visto che i vostri editori percepiscono tutti il contributo finanziato anche dalle nostre tasse dovreste fare un’informazione un po’ più aderente ai fatti e
meno “di fantasia”.
Con saluti.
Alberto Perino