La giunta comunale di Torino, guidata da Chiara Appendino, ha approvato la costituzione di un gruppo di esperti che, con incarico fiduciario e prestando la loro opera gratuitamente, avranno il compito di effettuare in via preliminare approfondimenti, confronti e valutazioni sulle tematiche e sui progetti legati alla linea ferroviaria Torino-Lione. La deliberazione approvata oggi è stata proposta dal vicesindaco Montanari e dall’assessore alla viabilità Marina Lapietra. Stando all’atto, il compito del gruppo sarà quello di supportare la revisione del progetto su Torino ed “è probabile l’avvio di ulteriori procedure autorizzative e di valutazione di impatto ambientale inerenti opere ferroviarie che potranno interessare direttamente e indirettamente il territorio del Comune di Torino”.
La decisione è stata presa per supportare l’Amministrazione Comunale nell’esame delle soluzioni progettuali che potranno interessare il territorio comunale.
Le persone nominate godono indubbiamente della fiducia del movimento notav, del quale fanno parte e hanno da sempre supportato la nostra lotta aiutandoci a tradurre gli inganni e le enormi balle della lobby tav, spacciate per ragioni tecniche, aiutandoci a rafforzare le nostre innumerevoli ragioni con puntualità tecnica e scientifica che nessuno, del fronte del Tav, è mai riuscito a ribattere perchè troppo cristalline.
Non solo, tutti i facenti parte del gruppo scelti dall’amministrazione torinese sono gli stessi che partecipano, sempre gratuitamente (e molti da sempre) alle commissione di Rivalta e dell’Unione montana: ricercatori e docenti del Politecnico di Torino come Claudio Cancelli, Marina Clerico, Alberto Poggio, Angelo Tartaglia e l’ex ricercatrice Gabriella Soffredini, già consigliera comunale a Bussoleno; ingegneri come Roberto Vela e Michele Giacosa, il guardiaparco Luca Giunti, il metereologo Luca Mercalli, Simone Franchino e Claudio Giorno. “È la continuazione di quell’esperienza, spiega a ilfattoquotidiano.it Luca Mercalli . Nel corso di questi anni abbiamo accumulato una quantità di lavori su cui ora vorremmo si ragionasse in maniera aperta. Da anni chiediamo alle istituzioni nazionali un confronto che ci è negato”.
Una piccola soddisfazione viene immediatamente dal fatto che a porre la sua firma sull’atto c’è anche il direttore della Direzione ambiente e territorio Paola Virano, nipote di Mario Virano.
Non possiamo che essere soddisfatti di questo atto, il primo e speriamo il primo dei tanti, che porterà in comune un punto di vista marcatamente (ma ben motivato e concreto) notav sempre osteggiato da tanti tecnici utili solo al padrone di turno. Se la strada che la giunta Appendino vuole intraprendere è questa, non potrà che (sempre e solo con atti concreti) trovare il consenso di chi si batte da oltre 25 anni contro l’opera più inutile, costosa, autoritaria e devastante della storia.