Con data 7 aprile, è stato presentato a vari enti interessati un esposto sulla costruzione di due edifici alla Maddalena di Chiomonte al di fuori dell’area di cantiere in zona di vincolo ambientale-paesaggistico, di vincolo autostradale e di vincolo archeologico.
Firmatari dell’esposto il presidente di ProNatura Regione Piemonte/Torino, Mario Cavargna ed il senatore M5s Marco Scibona.
Di seguito il testo del’esposto e relativi allegati:
Spettabile
Procura della Repubblica – C.so Vittorio Emanuele II 130 – 10100 Torino
Comune di Chiomonte – Ufficio Tecnico – Via Arcivescovado n. 1 – 10050 Chiomonte (TO)
Arma dei Carabinieri di Susa – c.a. Cap. Flavio Pieroni – Via C. Alberto dalla Chiesa n. 2 – 10059 Susa (TO)
Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento Regionale – C.so Galileo Ferraris n. 2 – Torino
Sovraintendenza Beni Ambientali e Paesistici – P.za S. Giovanni n. 2 – Palazzo Chiablese – Torino
Come noto, sono in corso in Val Susa i lavori di scavo di un tunnel geognostico preparatorio e funzionale alla realizzazione di una linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione (NLTL)
In relazione alle attività sviluppate in tale contesto i sottoscritti MARIO CAVARGNA in qualità di Presidente dell’Associazione ProNatura Piemonte e MARCO SCIBONA, senatore della Repubblica
ESPONGONO
quanto segue:
In Comune di Chiomonte, in località Maddalena, sulla part. catastale n. 663 del F. XV Censuario di Chiomonte, sono stati realizzati n. 2 edifici in cemento, con cubatura ciascuno di circa 1000-1200 mc e sono state eseguite movimentazioni di terreno, opere di sostegno e fondazione annesse.
Tali edifici, realizzati presumibilmente nell’ambito delle opere TAV “Cantiere geognostico della Maddalena”, approvato con del. CIPE n 86/2010, risultano presumibilmente realizzate:
– in zona di vincolo ambientale-paesaggistico, istituito ai sensi L. 1497/39 e successive modificazioni;
– in zona di vincolo autostradale, così come individuato dal PRGC del Comune di Chiomonte (fascia di rispetto autostradale lungo l’autostrada A/32 Torino-Bardonecchia);
– in parte in zona di vincolo archeologico relativo al “sito archeologico della Maddalena”, così come individuato dallo stesso PRGC del Comune di Chiomonte;
Tali edifici presumibilmente risultano realizzati sulla part. 663 del F. XV, Censuario di Chiomonte e risultano presumibilmente localizzati al di fuori dell’area di cantiere, identificata e desunta dagli elaborati progettuali LTF, approvati con Del. 86/2010 del CIPE.
Tutto ciò risulterebbe dall’esame e dal confronto degli elaborati progettuali specifici (All. 5 Piano Particellare el. MPP2HP1ITF0250C) e dall’elenco ditte soggette ad occupazione (All. 7 scheda n. 17 el. MA1TF0254A).
In tali schede la ditta proprietaria risulta essere l’ ANAS, con sede in Roma, Via Monzambano, ed è assoggettata nella fattispecie ad occupazione d’urgenza parziale, ovvero relativa a soli mq. 18835 su di una superficie totale di mq. 32589 del mappale 663.
Gli edifici risultano presumibilmente realizzati nella porzione non soggetta ad occupazione, così come emerge dal Piano particellare, con sovrapposizione sul PRGC di Chiomonte (All. 3 0255MA1ITF).
Non risultando agli atti del Comune di Chiomonte atti concessori specifici di carattere edilizio (concessioni edilizie con relative autorizzazioni della Sovraintendenza ai beni Ambientali e Sovraintendenza ai Beni Archeologici) nonché atti autorizzativi relativi all’esecuzione delle movimentazioni di terreno ed al taglio di piante eseguiti, si segnalaquanto sopra per gli eventuali adempimenti relativi agli atti d’ufficio del caso, da assumere da parte dei soggetti in indirizzo, nei confronti i soggetti coinvolti (autori delle opere, committenti, proprietari dell’area, ecc…).
Alla stregua di quanto precede gli esponenti chiedono a codesta Procura, all’U.T. del Comune di Chiomonte, agli Enti in indirizzo, di accertare la sussistenza delle eventuali violazioni edilizie e, in caso affermativo, di valutarne la rilevanza penale con tutte le decisioni e i provvedimenti conseguenti;
chiedono, inoltre, di essere informati, ex articolo 406, comma 3 codice procedure penale, di ogni eventuale richiesta di proroga delle indagini e, ex articolo 408, comma 2, stesso codice, dell’eventuale richiesta di archiviazione. Si dichiarano, altresì, disponibili ad essere direttamente ascoltati dalla S.v. Ill.ma quali persone informate sui fatti.
Allegano, con riserva di altri produrne, i documenti di cui all’elenco di seguito riportato e si riservano di indicare una lista di persone informate dei fatti che potranno fornire ulteriori elementi di conoscenza e valutazione dei fatti sopra riportati.
Elenco dei documenti allegati:
1) Planimetria su carta tecnica con indicazioni dei limiti delle aree vincolate e delimitazione dell’area di cantiere così come approvata dal CIPE
2) Planimetria su foto aerea dell’area risalente ad epoca (2012) precedente l’esecuzione delle opere oggetto dell’esposto (edifici) con indicazione delle aree vincolate e delimitazione dell’area di cantiere così come approvata dal CIPE
3) 0255_MA1_ITF Piani parcellare con sovrapposizione su PRG_A_F Planimetria
4) 0249_MA1_02_01_81_10_01 Relazione espropri occupazione_A_F
5) 0250_MA1_02_01_81_30_01 Piano parcellare Chiomonte C_F Planimetria
6) 0251_MA1_02_01_85_10_01 Relazione interferenze 0_F
7) 0254_MA1_ITF elenco ditte 0_F
8) 0144_MA1_02_01_50_30_02 Planimetria dell’area di cantiere
9) Documentazione fotografica e angoli di ripresa
Lì, 07 Aprile 2014
Dott. Mario Cavargna |
Marco Scibona |