post — 24 Luglio 2024 at 17:14

A SARA’ FEST!

Da altafelicita.org

Mancano pochi giorni al Festival dell’Alta Felicità e non vediamo l’ora di iniziare!

Eccoci nuovamente qui, a pochi giorni dall’avvio del Festival che aprirà le danze (in tutti i sensi, non solo quello letterale) venerdì 26 luglio e farà vivere Venaus di suoni, colori e gioia fino a domenica 28.

L’arena naturale della Borgata 8 Dicembre prende vita, memore delle edizioni passate che hanno fatto ballare migliaia di persone provenienti non solo dalla Valsusa, ma da tutta Italia e dal mondo intero.  Si montano gli stand e si prepara l’accoglienza che, alla “moda nostra”, dovrà essere in grado di far sentire chiunque arrivi benvenuto e parte di questa comunità in lotta.

Il Festival Alta Felicità non è un evento come gli altri, e chi ci conosce lo sa bene. Qui il tempo rallenta, ci si sperimenta al di fuori della frenesia quotidiana, si riscopre il piacere di una chiacchiera e di una danza con le nostre montagne a fare da sfondo. Si discute, si impara, si condivide la propria visione del mondo, si sogna una realtà diversa e si gettano ogni anno le basi per rendere questo cambiamento non un’utopia ma una strada praticabile da chi a ha cuore il pianeta che ci ospita e la società che viviamo. Dedichiamo attenzione a ciò che spesso non vediamo, cerchiamo di rendere fruibile il Festival a tutti coloro che vogliono attraversarlo, nessuna barriera o discriminazione. L’unica regola è quella del rispetto, verso gli altri e la terra che ci ospita, parti di noi in questo tutt’uno rappresentato da una comunità, quella No Tav, sempre in divenire e impegnata nella lotta.

E’ l’ottava edizione, ma ogni anno siamo emozionati come se fosse la prima.

Quest’anno musica, sport, dibattiti, escursioni nella natura saranno come sempre con lo sguardo rivolto alla lotta ecologista che, a fronte dei devastanti effetti dei cambiamenti climatici (ad alcuni latitudini già incompatibili con la sopravvivenza dell’uomo), non tace di fronte alla violenza drammatica che questo modello di sviluppo sta producendo sull’intero pianeta. Guerre, corse agli armamenti, ingenti risorse destinate alle armi anziché alla salvaguardia della vita. Parleremo di chi è costretto lasciare la propria casa per andare lontano e trova barriere e morte lungo i confini occidentali e del popolo Palestinese e della sua Resistenza.

Con la discussione in corso del nuovo DDL sicurezza, avremo modo di esplorare i limiti alla libertà di dissenso posti da un modello sempre più autoritario e ci confronteremo tra lotte territoriali e sociali, per saldare quei legami di impegno reciproco e responsabilità. Parleremo anche di abilismo/discriminazione e forme di resistenza al fascismo. Insomma, tra dibattiti, presentazioni di libri, tavole rotonde, spettacoli teatrali e assemblee cercheremo di far vivere uno spazio di confronto non scontato e, speriamo, foriero di nuovi stimoli e percorsi collettivi!

E infine, ma non meno importante, ci sarà spazio per la nostra lotta contro il TAV, una storia trentennale che ci vede impegnati in questa valle a contrastare chi vuole la Valsusa come un luogo di passaggio, sacrificabile e che può essere distrutto. Per noi che Restiamo, questa opzione è ancora inaccettabile e infatti vi mostreremo gli effetti devastanti dei cantieri, la natura cancellata per lasciar posto a colate di cemento, la mano di un potere interessato al denaro e non alla qualità di vita e al futuro delle persone che qui vivono. Racconteremo la nostra battaglia contro l’inquinamento, la contaminazione delle acque e le minacce alla salute che questo territorio subisce come molti altri in questo paese. Il sabato la manifestazione organizzata dal Movimento No Tav ci permetterà di raggiungere i luoghi della devastazione, ancora una volta tutti insieme.

Decine di artisti e musicisti consapevoli si alterneranno sui palchi del Festival, non solo valsusini ma centinaia di volontari si stanno mettendo in viaggio da tutta Italia per raggiungere la valle e aiutare nell’organizzazione di questo incredibile Festival completamente gratuito.  C’eravamo, ci siamo, ci saremo questo motto No Tav è garanzia per il futuro!

Vi aspettiamo a Venaus!