La giornata di oggi si conclude con un successo che va oltre ogni aspettativa.
100.000 persone hanno riempito una Roma soleggiata di entusiasmo e parole d’ordine chiare: fermare subito le grandi opere inutili e imposte, mettere al centro dell’agenda del paese una giustizia ambientale capace di indicare responsabilità e soluzioni immediatamente percorribili per salvare il pianeta.
“Serve un cambiamento radicale e non un governo del cambiamento”, questo il filo conduttore di una grande manifestazione che ha visto la partecipazione di comitati e collettivi da ogni parte d’Italia rivendicare un futuro diverso da conquistare insieme, ora, senza più aspettare oltre.
Abbiamo visto le nostre bandiere ovunque, portate da tanti notav del nostro Paese e abbiamo capito quanto la nostra lotta sia sempre più un patrimonio collettivo da far crescere per puntare una volta per tutte alla vittoria. Il TAV è inutile e ecologicamente non sostenibile, come la maggioranza delle grandi opere pensate a tavolino dai soliti gruppi di potere che hanno fame di arricchirsi dai finanziamenti pubblici, inquinando e sfruttando ogni risorsa naturale possibile.
Anche dalla Valle siamo partiti in tantissimi e i giovani notav hanno arricchito il viaggio con la dimostrazione di come un movimento per durare si debba dotare di un ottimo vivaio, e noi ce l’abbiamo.
Il cuore ci si riempie di gioia e di rinnovato entusiasmo, siamo convinti che la battaglia è ancora lunga ma oggi abbiamo visto che c’è una parte di questo paese sempre più grande che non si fa più imbambolare dalle solite bugie sul Progresso e lo Sviluppo. Siamo ancora in tempo ma il tempo è ora. Come al solito proveranno a ignorare questa giornata storica ma la verità è che il modello si sviluppo del cemento e delle grandi opere è arrivato al termine. Questo è solo un assaggio, hanno provato a seppellirci ma oggi si sono accorti che siamo semi. Ci vediamo presto in valle, avanti notav!