20 giugno 2005
Sono passati dieci lunghi anni.
Era un lunedì, giorno di lavoro, nessuno si aspettava quella fiumana di gente che fin dal mattino era arrivata sul prato di Borgone dove avrebbero dovuto fare la prima trivellazione. In molti si erano messi in ferie o avevano preso permessi dal lavoro per esserci, per opporsi fisicamente con il proprio corpo e non permettere l’entrata delle ruspe su quel terreno.
Fino a sera a fronteggiarsi con i poliziotti che scortavano la trivella, ma non c’è stato niente da fare, nessun buco, nessun arretramento.
Chi diceva il rosario, chi mangiava, chi cantava, una lunghissima esaltante giornata di lotta. Il comune di Borgone aveva organizzato un consiglio comunale aperto tenutosi fino a sera.
Nasce così il primo presidio della Valle.
Una settimana dopo il 27 giugno sarebbe toccato a Bruzolo si sarebbe dovuta abbandonare la posizione di Borgone ma la gente aumentava e dunque si è deciso di mantenere sia la postazione di Borgone sia quella di Bruzolo, poi è stata la volta di Venaus, poi tutto quello che è successo dopo.
Intanto erano già passati 15 anni da quando in valle erano fioriti i comitati contro il Tav e mille iniziative pubbliche
A Borgone, Bruzolo, Venaus i gazebo diventano “presìdi” confortevoli per ripararsi dal freddo e potercisi ritrovare in ogni stagione, tutti i giorni… gli altri, anche quelli “temporanei”, nasceranno già strutturati superando la precarietà dei gazebo: (Rivoli, S.Antonino, Autoporto, Vaie, Susa, Giaglione, Clarea).
Nella notte del 24 gennaio 2010 viene bruciato “da ignoti” il presidio di Borgone.
E poi viene raso al suolo con il fuoco (sempre di notte) quello di Bruzolo e in seguito anche quello di Vaie. Il presidio di Venaus era già stato distrutto la notte del 5 dicembre 2005.
Ogni volta i presidi vengono ricostruiti. Rinasce il presidio di Borgone.
E la storia continua…
Domenica 21 giugno dalle 15 in avanti ci troveremo al presidio di Borgone per festeggiare e fare il punto della situazione con alcuni amici che esporranno i propri lavori.