A settembre 2015 Angela, educatrice presso la Custodia attenuata del Carcere di Torino, perde il lavoro come conseguenza della sospensione definitiva del permesso per entrare in carcere su decisione del Direttore delle Vallette Minervini.
Dagli atti successivi si svelerà che a minare il “rapporto di fiducia” sia stata la vicinanza col movimento No Tav.
A sostegno della revoca proprio Minervini tronfiamente scrisse:”Tale valutazione è stata formulata in quanto questo istituto, a partire dal 2013, anno in cui sono stati ristretti i primi soggetti autori di reati contro la costruzione della Tav è stato oggetto di pesanti attacchi da parte dei movimenti antagonisti.”
Gli elementi ulteriormente portati a sostegno sono post in solidarietà agli arrestati No Tav a settembre 2015 presenti sul profilo Facebook di Angela e la partecipazione a presidi solidali durante i processi.
Il pesante attacco alla libertà di espressione, pensiero e dissenso mal celate dietro la decisione del direttore, ha portato Angela a procedere facendo ricorso al Tar e a raccogliere tutti gli atti connessi con la vicenda in una testimonianza dal titolo “Non ho visto niente”.
Per proteggere e continuare ad affermare la libertà di dissenso e il diritto ad essere No tav ci ritroveremo sabato 20 maggio alle ore 10.00 davanti al carcere di Torino dove rilanceremo un presidio per il 24 maggio alle ore 11.00 davanti al Tar- Corso Stati Uniti 45 in occasione dello svolgimento dell’ udienza.