L’area della ex-cava di Caprie è uno dei punti nevralgici dei progetti della linea Torino- Lione. TELT la vorrebbe trasformare in un deposito di smarino, creando un ulteriore peggioramento del già colossale impatto che i cantieri TAV stanno avendo in tutta la valle.
Noi, invece, abbiamo trasformato quell’area in una sartoria a cielo aperto. Sabato 18 settembre una accanita squadra di sarte ha piazzato le macchine da cucire proprio in mezzo a un prato e ha confezionato un grande telo, lavorando sodo di filo e spoletta tutto il giorno, aiutate da decine di persone che piegavano e univano i grandi lenzuoli
Il telo, poi, è stato preso in carico da un gruppo di pittori e pittrici, da tre a 85 anni, che, con lignole e pennelli, lo ha trasformato in una maxi-bandiera: “NO TAV – NO SMARINO”.
Oggi il maxi bandierone è stato portato davanti al fortino di San Didero con decine di persone che l’hanno srotolato per poi farle fare l’immancabile “olà!
Questa bandiera, ha un grande potere simbolico.
È stata confezionata a partire da vecchie lenzuola, in cui sono rimasti impigliati tutti i sogni e gli incubi delle persone che ci hanno dormito dentro. Cucendo le lenzuola, abbiamo unito il nostro immaginario, rafforzando il sogno comune di una valle priva di devastazioni inutili.
Cucire è un gesto di unione. Cucendo le lenzuola abbiamo voluto anche ri-cucire le fratture che stanno attraversando la nostra società. Due giorni di relazione, socialità e lotta che dimostra ancora una volta come sia forte la contrarietà all’opera di questa Valle.