Una riunione tra 4 amici al bar, anzi al Rosaz, ecco come si è rivelato oggi il convegno Si Tav organizzato dal PD a Susa.
Una manciata di persone, i soliti noti prestati ad una patetica propaganda autoreferenziale come quella organizzata poco tempo fa da Chiamparino a Torino e disertata dai più.
La lobby del Tav si muove così, mai rassegnata all’idea che la Valsusa non sia diventata il corridoio con cui riempirsi le tasche, ma un territorio consapevole e determinato, intento a non lasciarsi prendere in giro e a farsi distruggere irrimediabilmente.
A rafforzare questo teatrino polizia, carabinieri e pure la guardia di finanza, nervosi e violenti, con celerini che a più riprese non hanno lesinato pugni e calci in pancia a chi, nella tranquillità di una semplice contestazione, presidiava gli accessi alla sala pubblica.
E’ altrettanto prevedibile che i politicanti del PD, tra cui Ferrentino in primis apostrofato ed arringato come merita, non abbiano atteso che pochi minuti prima di raccontare una storia che potesse glorificarli agli occhi di quelli “che contano” (cosa non si farebbe per farsi riconoscere crociato e martire dalla cricca sperando in qualche ricompensa che però non arriva mai).
Di personaggi così in questi anni ne abbiamo visti tanti, inutile spendere ulteriori parole,poiché come sempre il dato significativo siamo noi, la variabile che fa la differenza, irriducibili nel nostro No ricco di speranze per il futuro, coraggiosi e determinati, comunità sempre in movimento e sempre pronta a spendersi con generosità.
Ci vediamo giovedì a Venaus per l’inizio del campeggio di lotta!
Avanti No Tav!