In questo ultimo anno l’accanimento di questura e magistratura nei confronti dei movimenti sociali si è acuito notevolmente ed ha segnato un nuovo punto anche nel percorso del Movimento No Tav. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle la tenacia delle istituzioni nel voler spegnere qualsiasi tentativo di lotta che, sul nostro territorio, si è tradotta con più di 50 fogli di via da 5 comuni della valle raggiungendo l’apice con il sequestro di due luoghi fondamentali per la lotta e la socialità della Val di Susa: i presidi dei Mulini e di San Didero.
Ma che cosa significa avere un foglio di via? Perché molti No Tav si sono trovati di fronte un foglio con su scritto l’impedimento di stare in un comune e, nella ,maggior parte dei casi, il divieto di transito? Perché ci hanno tolto dei luoghi così importanti per noi?
Si sta rendendo necessario un incontro e un confronto di saperi e competenze per spiegarci il significato di queste misure, per comprendere a fondo le ragioni per cui vengono mosse nei nostri confronti e dare spazio a tuttə di poter esprimere le proprie domande e provare a dargli una risposta. La longevità di un movimento trentennale passa anche attraverso la conoscenza puntuale delle mosse messe in atto per fermarla.
Ma l’immaginazione e la creatività del movimento Notav, in ogni caso, vanno al di là da questi beceri tentativi di cancellare 30 anni di storia, e approfitteremo dunque di questo momento anche per costruire tuttə insieme l’arrivo della bella stagione a San Didero.