Si è conclusa verso mezzanotte la notte dei fuochi No Tav, tradizionale appuntamento del movimento a ridosso del cantiere di Chiomonte.
In centinaia infatti ci si è ritrovati nei pressi della centrale elettrica, con i jersey a sbarrare la strada e un imponente dispositivo di forze dell’ordine in divisa e non.
Molta agitazione tra le guardie del cantiere nel tentativo, fallito per ore e ore, di spegnere i falò accessi dai No Tav in due punti (uno a ridosso del jersey e l’altro appena prima del ponte).
Idranti, svuotati e riempiti più volte, e manichette a mano non hanno raggiunto l’obiettivo di spegnere il calore del fuoco No Tav che ha circondato il cantiere.
Se da un lato abbiamo quindi osservato spocchia e incompetenza (evidentemente nessuno dei dirigenti della questura ivi presenti ha mai seguito un corso anticendio), dall’altro i No Tav si sono ritrovati e divertiti per alcune ore.
La cena condivisa che ha preceduto l’accensione dei fuochi ha raccolto dei fondi per Luca e Giuliano, ancora detenuti presso il carcere delle Vallette.
A loro e a tutti gli altri privati della loro libertà, anche se parzialmente, va il pensiero di questa notte di mezza estate.
Liberi tutti/e! Liberi subito!