Due realtà in lotta, quella della valle di Susa e quella dei giovani bolognesi. Due lotte che si sono unite nel tempo e nella pratica, a Bologna con le tappe del no tav tour, le giornate nazionali no tav in ogni città e anche in valle di Susa con il continuo sostegno dei ragazzi che percorrono l’Italia verso il cantiere e la resistenza no tav. Due lotte, come molte altre che si intrecciano nelle necessità di un mondo in crisi, che si incontrano nella conoscenza, nel sostegno, nella ricerca di un futuro migliore in cui le persone non siano numeri ma donne e uomini liberi. Miliardi di euro sprecati in inutili e devastanti opere e in contemporanea le università che chiudono o peggio vengono usate come patrimonio immobiliare da svendere per fare cassa e ritornare a pagare le speculazioni delle grandi opere. Con chi lotta, con Bartleby che resiste!
Comitato di lotta popolare di Bussoleno Valsusa
di seguito da Bartleby.info gli aggiornamenti della giornata
Poco tempo per comunicare tutto. Lo facciamo in fretta, con l’intenzione precisa di parlarci fra tanti, stasera, alle 19, in via Zamboni 38.
Oggi il rettore Ivano Dionigi ha sgomberato e murato gli spazi di Bartleby, in via San Petronio Vecchio 30\a.
Ci siamo organizzati immediatamente, siamo entrati in rettorato con l’intenzione di sgomberarlo. Chiaramente il rettore non c’era: il grande monarca dell’Alma Mater si è dimostrato infatti così coraggioso che (dopo aver comunicato solo a mezzo stampa per due anni) ha deciso di scappare dalla città nel giorno dello sgombero. Come i veri monarca del medioevo, quando scappavano dalle loro fortezze assediate.
Siamo andati in corteo verso i nostri spazi, verso quella che è la casa di studenti, ricercatori, docenti, la casa di artisti, scrittori, musicisti, siamo andati verso i quegli spazi con l’intenzione di riprenderceli.
Ma il monarca aveva già allertato la sua Guardia Reale. La polizia e i carabinieri di Bologna hanno circondato e caricato per ben due volte il corteo, con la chiara intenzione di fare del male.
Questo è il messaggio: non bastano i muri, per zittire la voce di chi vive l’università e di chi vive la città, servono anche i manganelli.
Non importa: fieri di aver resistito a quelle cariche senza aver fatto un passo indietro, ci siamo ripresi l’università e da qui ci riorganizziamo. Stasera alle ore 19, assemblea in via Zamboni 38, aula 3.
Non la scamperà Dionigi e non la scamperà il PD, che ha il preciso intento di trasformare Bologna in una vetrina per turisti. Questo è il piano: chiudere ogni spazio a chi resiste collettivamente e si ribella, a chi cerca spazi di libertà e a chi crea innovazione. Chiediamo a tutti coloro che ci hanno appoggiato e che hanno rafforzato il nostro percorso, di partecipare. La risposta a queste istituzioni la costruiamo tutti insieme.
Quello che doveva distruggerci ci sta caricando: bell*, felici e incazzat* più che mai, dissotterriamo insieme le asce di guerra.
Il finale di Bartleby è ancora tutto da scrivere.
ore 19 assemblea pubblica
ore 21 Wu Ming
ore 22 Voodoo Sound Club e (al piano terra) super jam tutta la notte
a seguire dj set
“Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare”