Che noi NO TAV veniamo ricevuti con grande calore e affetto ovunque andiamo è diventato quasi inutile dirlo oramai… ma non possiamo non ricordare la straordinaria accoglienza e ospitalità che ci è stata riservata – sin dal momento in cui siamo atterrati all’aeroporto e fino al momento in cui siamo ripartiti – dei ragazzi, del C.S.A. AURO di Catania e dagl’amici anarchici di Messina (gruppo che non vuole avere un nome, ma che interagisce con diverse realtà territoriali messinesi e non).
Ma andiamo per ordine:
Venerdì 4 novembre: arriviamo a Catania verso le 12, dopo un breve giro turistico e un lauto pranzo, in cui abbiamo ricordato vari momenti trascorsi insieme a Chiomonte e alla baita – con un paio di ragazzi che erano venuti su quest’estate – e parlato un po’ delle ultime sulla nostra resistenza, ci dirigiamo nella struttura del C.S.A. Auro dove insieme abbiamo allestito un simpatico carretto (costruito per l’occasione) di bandiere, manifesti, volantini, gaget NO TAV e il mio pc portatile dove scorrevano le immagini dei nostri video più significativi.
Verso le 18 iniziamo a percorrere le vie del centro distribuendo volantini ai passanti e spiegando al megafono le ragioni della nostra lotta. Dalla via Etnea raggiungiamo piazza Stensicoro, dove facciamo una prima sosta. Quella successiva è in piazza Università, dove incontriamo un nutrito gruppo di “indignados” che c’invita ad unirci a loro e a parlare alla loro platea. Applausi e apprezzamenti a scena aperta. Un professore universitario, che conosce abbastanza bene le nostre vicende, ci invita a ad intervenire alla sua lezione (del lunedì successivo) all’università di Scienze politiche. L’orario che ci indica è molto vicino a quello della nostro di partenza, ma decidiamo di accettare molto volentieri…
Il nostro cammino prosegue con altre soste in altre piazze, sempre rigorosamente seguiti da un drappello di personaggi in divisa e non. La serata si conclude in via Penninello (luogo di ritrovo delle serate catanesi, zeppo di locali affollati) dove viene posizionato il carretto NO TAV e allestiti un buffet e musica! Peccato che ad un certo punto siamo stati disturbati da due tipi… in divisa, che ci hanno messo fretta.
Nell’insieme questa prima iniziativa catanese è stata proficua; ha suscitato curiosità e anche un certo sgomento fra le persone che si sono avvicinate, che hanno visto le immagini e ascoltato i nostri racconti. A notte fonda partiamo per Messina.
Sabato 5 novembre: intorno alle 10 raggiungiamo via Castellammare, nella sede dell’ex Guernica, dove si tiene l’assemblea organizzata dagli amici anarchici e la rete NO Ponte http://www.normanno.com/Movimenti-i-No-Tav-incontrano-la-rete-No-Ponte-1288023112.html
Ad attenderci (davanti e nei pressi dell’entrata) il primo comitato d’accoglienza: un notevole schieramento di polizia e carabinieri… Immaginando la loro sorpresa (e forse delusione) nel vedere che i facinorosi black blok NO TAV eravamo io e mio figlio Emanuele, per non fargli sentire troppo l’inutilità della loro presenza, li ho subito informati del mio ruolo di istruttrice… di polenta e risotti! La sala si è riempita rapidamente; notando la trasversalità degli intervenuti, in cuor mio me ne sono rallegrata. Presenti anche diversi giornalisti, ai quali abbiamo rilasciato qualche intervista, ma, appena tocchiamo l’argomento “militarizzazione”, l’intervista si conclude rapidamente con un: va bene così… qui 2 articoli, http://www.scomunicando.org/cronaca-regionale/no-tav-a-messina-siamo-un-esempio-per-tutti-i-movimenti – http://www.noponte.it/2011/11/tappa-messinese-del-no-tav-tour-2011.htmlovviamente rimaneggiati a discrezione dell’articolista.
Con nostro grande piacere e sorpresa, a fine assemblea, ci viene comunicata la presenza dell’europarlamentare Sonia Alfano, con la quale c’incontriamo per qualche minuto. Lei si complimenta per le cose che abbiamo detto, in particolare sulla nostra “coesione sociale trasversale”, che vede riunite diverse generazioni e ideologie e che viene vista come la nostra grande forza. Tema sul quale non abbiamo avuto problemi ad argomentare, vista la nostra condizione di madre 57enne (quasi nonna) e figlio 30enne Quasi padre). Argomento che ci è stato espressamente richiesto di approfondire, credo per lanciare un messaggio in tal senso fra le diverse realtà (comitati e movimenti) messinesi e non slegati fra loro. L’assemblea si conclude con diversi inviti a partecipare nei giorni successivi ad altre iniziative, ma solo a 2 siamo riusciti a dare la nostra disponibilità. Tornati all’aria aperta, sempre seguiti a vista da carabinieri, polizia e digos, ci dirigiamo in una strada dietro al duomo, dove viene allestita (e imbandita di varie leccornie) una grande tavolata. Nonostante lo scirocco che soffia insistente (e s’infila dappertutto), il cielo che non promette nulla di buono e la presenza (poco discreta) dei nostri onnipresenti “guardiani”, riusciamo a mangiare e a trascorrere il pomeriggio in allegria e convivialità.
Domenica 6 novembre: la mattina finalmente un po di riposo… nel pomeriggio ci spostiamo a borgo Torre faro, dove sarebbe previsto un enorme cantiere per il famigerato “ponte sullo stretto. In 3 decidiamo di scendere dalla macchina e proseguire a piedi per ammirare quei luoghi fantastici. Sulla destra, come in una visione incantata si vede Scilla (Calabria) che appare come se i 3 km che la separano da Torre faro si annullino. Ci viene detto che quello si chiama “effetto morgana” perché riduce le distanze. Ci dirigiamo verso una struttura industriale dismessa da tempo e abbandonata da anni, l’ex Sea Flight, divenuta sede del “collettivo Quasivive” che l’ha ripulita e progetta di farne un luogo di aggregazione sociale, di cultura e arte. C’è in corso un assembleaalla quale ci uniamo con grande piacere.
Lunedì 7 novembre: ultimo giorno… al cardiopalma. La mattina, dalle 10 (e sino alle 13 circa), partecipiamo, portando la solidarietà e il sostegno del Movimento NO TAV, al presidio organizzato dalla Rete NO Ponte, in piazza del municipio, davanti al comune dove si svolge un accesissimo consiglio comunale “aperto” (ma non tanto) per discutere su “come porsi alla cancellazione delle opere compensative” http://www.messinaora.it/joomla/index.php?option=com_k2&view=item&id=305%3Asul-ponte-il-consiglio-comunale-chiama-ma-la-deputazione-regionale-non-risponde. Anche in questa occasione abbiamo ricevuto da tutti i presidianti un caloroso e fraterno abbraccio collettivo rivolto al nostro movimento.
Il tempo di un boccone veloce (ma gustoso) e poi via, di nuovo verso Catania, dove siamo giunti alla sala conferenze della facoltà di scienze politiche, appena in tempo per intervenire alla lezione del prof. Gianni Piazza, il quale, dopo una breve introduzione, ci ha passato il microfono, invitandoci a ripetere praticamente le cose dette il giorno 4 per le piazze catanesi. Mentre nei video dell’aula (che però non si vedevano bene, a causa della luce che vi batteva sopra) scorrevano le immagini dei nostri filmati, prima Emanuele e poi io, abbiamo raccontato le ragioni della nostra opposizione al TAV, della militarizzazione, ecc… in piena libertà. Sono seguite una serie di domande, da parte degli studenti che gremivano la sala (almeno 200) e anche del prof, alle quali abbiamo risposto con dovizia di particolari.
Ci è molto dispiaciuto doverli lasciare di gran fretta. Ma il nostro tempo era finito… davvero: l’aereo non aspetta! Il tempo di salutare e abbracciare tutti, specialmente i ragazzi del C.S.A. Auro e gl’anarchici di Messina (che non vogliono avere un nome) che ci hanno ospitati, scarrozzati in lungo e in largo e tenuto allegri, e via… verso l’aeroporto.
Riflettendoci su, sono sicura che la cosa che ha colpito di più tutti quanti, nelle varie occasioni di questo nostro intensissimo tour, è stato il fatto che a rappresentare il nostro movimento fossimo una madre 57enne (quasi nonna) e un ragazzo 30enne (quasi padre). Sono sicura che questa nostra testimonianza siciliana abbia lasciato un segno profondo in chi ci ha visti (uomini in divisa compresi), ascoltati e intervistati.
È quasi superfluo dire che tutte le persone, ma proprio TUTTE, ci hanno incaricati di portare a tutto il Movimento NO TAV i loro saluti, la loro solidarietà e il loro abbraccio. Hanno tenuto a dirci che ci aspettano ancora e presto, che sono pronti a organizzare altre iniziative per noi, che in molti di loro saliranno ancora per essere presenti fisicamente alle nostre “CHIAMATE”.
Che altro dire… è stato bello ed emozionante, intenso e coinvolgente. Ho ancora negl’occhi i loro sguardi amici e i colori della loro/nostra bella Sicilia.
Sia io che Emanuele, ma anche le persone che ci hanno “ospitati” avremmo voluto rimanere li ancora qualche giorno, ma… TORNEREMO! Glielo abbiamo promesso…
Nonostante la lungaggine, credo d i aver scritto il minimo indispensabile dei 3 giorni e 2 ore del NO TAV Tour a Catania e Messina.
LA RESISTENZA CONTINUA – A SARA’ DURA!!!!
Piera Victoria e Emanuele