Non finisce di stupirci il nostro caro compagno Raul. In un’intervista al giornale locale La Valsusa Gianni Peirolo, amministratore dei beni di Raul racconta e pubblica le volontà testamentarie che oggi sono esecutive presso il notaio. Poco prima di ammalarsi, inconsapevole e all’oscuro del suo destino parlando con il suo amico Gianni, Raul esprime la volontà di lasciare i suoi averi alle due cose più care che ha incontrato nella sua vita, il movimento no tav e la chiesa evangelica battista di Meana di Susa, suo paese natale. In particolare riguardo al movimento no tav, precisa che i suoi averi dovranno servire a mantenere il suo fido cane Nathan (il cui significato è “donato da Dio” e che oggi prosegue nel ruolo con Biagio di custode del presidio di Venaus) e a tutte le attività del movimento e dei presidi no tav. Le sorprese però non finiscono qui, il testamento orale lasciato da Raul ha però valore legale salvo obiezioni degli eredi diretti di sangue, i parenti. Questi ultimi, nelle persone di Mario Enrico e Aldo non solo non sollevano obiezioni ma di persona aiutano il curatore Gianni nelle procedure per facilitare l’esecuzione delle volontà. Con il suo sorriso e il suo esempio Raul è riuscito a guidare tutti nella giusta direzione, anche in un momento così triste come questo in cui ci ha salutato per l’ultima volta. Non resta molto da aggiungere ad una vita così, esempio di amore e di lotta, guida per la nostra resistenza futura. Storia questa, di un peso non indifferente, che molto ha da insegnare a tutti noi ma da cui molto avrebbero da imparare i venditori di fumo che quotidianamente cercano di violentare la nostra terra. Storia di un uomo semplice che mai si è voltato indietro ma che ha saputo guardare avanti sempre, anche nei momenti più difficili. Storia di un movimento che ha raggiunto nel suo percorso punti e momenti dai quali indietro non si può più tornare.