E’ iniziato il processo al movimento NOTAV, a seguito degli arresti del 26 Gennaio, che vede a giudizio 45 persone colpevoli di aver resistito, insieme ad altre migliaia di uomini e donne, allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e poi di aver assediato il cantiere di Chiomonte il 3 Luglio. Tutti a giudizio questa mattina per la prima udienza, con Maurizio e Alessio ancora detenuti, e Juan ai domiciari, per il puntiglio (che denota l’accanimento) della procura di Torino.
All’esterno un presidio di solidarietà ha atteso i notav sotto giudizio e quelli entrati fino alla conclusione, bloccando il traffico.
Anche questa volta, l’informazione grida al lupo al lupo per uno scambio vivace di battute con un cameramen.
Di seguito il report a cura di Infoaut.org
L’inizio della mattinata si distingue per l’infelice scelta dell’aula da parte del Tribunale di Torino (probabilmente una vittoria delle grigia burocrazia piuttosto che del buonsenso): un’aula da 40 posti per ospitare 45 imputati, altrettanti avvocati e il numerosissimo pubblico presente per sostenere anche questa battaglia insieme ai NOTAV sotto giudizio.
L’inagibilità dell’aula sovraffollata e il rifiuto del giudice di utilizzare il microfono hanno portato a diverse proteste da parte dei presenti. Gli avvocati stessi si sono rifiutati di continuare l’udienza in quell’aula inagibile, minacciando di abbandonare l’aula.
Nel frattempo politicanti e giornalisti asserviti sono sempre pronti a far il loro solito circo di allarmi infondati e banalità di rito riguardo ad una presunta aggressione ad un giornalista avvenuta durante queste fasi confuse, la realtà è, come sempre, un’altra: un cameraman, che si era infilato furtivamente a fare riprese dentro l’aula stracolma, viene invitato ad uscire, lui si rifiuta quindi si crea una discussione lievemente più accesa del normale, ma nulla di più. Probabilmente giornalisti imbrattacarte incapaci di dare un senso migliore al loro lavoro non possono che aspirare a pontificare condannando il nulla.
L’udienza viene quindi spostata in un’aula più capiente ma, dopo un breve appello, viene subito rinviata al 21 Gennaio per dei vizi di notifica ad alcuni imputati.
Durante l’intera mattinata ci sono state numerose manifestazioni di solidarietà nei confronti di Alessio e Maurizio (ancora detenuti in carcere); ricordiamo che Maurizio Ferrari a 10 mesi dagli arresti rimane in carcere, all’età di 67 anni, perché Caselli non sopporta la sua coerenza ed il suo ruolo di militante negli anni ’70.
Diversi cori sono stati scanditi a più riprese dal gran numero di persone presenti in aula, tra cui “Liberi Tutti!” e “Giù le mani dalla Valsusa!”. Nel frattempo si è radunato un folto presidio di NOTAV all’esterno del tribunale che ha effettuato un blocco stradale.
Qui il documento degli imputati notav