Si è tenuta oggi la prima udienza del processo a carico di Luca e Giorgio, due militanti no tav del comitato alta val susa e del comitato di lotta popolare di Bussoleno. I fatti oggetto di reato si svolsero nella mattinata del 6 dicembre 2005 a Venaus poco dopo lo sgombero notturno effettuato con violenza dalle forze dell’ordine ai danni di chi presidiava i terreni per impedire l’avvio dei lavori. Come prima risposta alla brutale aggressione della polizia una quarantina di NO TAV si recò sull’autostrada nel tratto proprio sopra i terreni sgomberati per bloccare il traffico. Di lì a poco tutta la valle verrà bloccata per due giorni da migliaia di persone inferocite, che l’8 dicembre con determinazione libereranno i prati di Venaus scacciando polizia e carabinieri.
L’accusa, sostenuta dal PM Ausiello, è quella di aver sottratto una macchina fotografica da un’autovettura della polizia stradale, di aver danneggiato l’auto stessa e di aver ostacolato l’operato degli agenti.
Oggi un centinaio di no tav hanno atteso la fine dell’udienza, portando solidarietà agli imputati, mentre in aula i poliziotti si esibivano in testimonianze confuse e contraddittorie da far rendere sempre meno credibile questo processo. Un’altra udienza è già stata fissata per il 14 di novembre e in calendario è stata messa anche la sentenza, il 4 di dicembre.
I processi ai notav, non finiscono però, per il 15 di gennaio è fissata l’udienza preliminare a carico di Lele Rizzo, del comitato di lotta popolare, per il blocco ferroviario che avvenne a il 18 Gennaio 2007 in solidarietà con il movimento No dal Molin di Vicenza.