Questa mattina alle ore sette, agenti della Digos di Alessandria, si sono presentati presso le abitazioni di quattro attivisti del Comitato No Tav – Terzo Valico di Arquata Scrivia con un mandato di perquisizione al fine di ricercare abiti indossati dai quattro arquatesi nella giornata del 28 Maggio 2013 e “al fine di reperire appunti, scritti, messaggi, e/o documenti sotto ogni forma, compresa anche quella magnetica, memorie magnetiche quali hard disk, chiavi USB e similari riferibili al movimento NO TAV – TERZO VALICO”.
Secondo il Sostituto Procuratore di Alessandria Givri la perquisizione si è resa necessaria al fine di un’indagine inerente una presunta violenza privata (mai avvenuta) in data 28 Maggio. Infatti in quella giornata alcuni attivisti hanno casualmente incontrato ad Arquata un operaio della ditta Geotec (impegnata nei lavori del Terzo Valico) con cui hanno scambiato alcune battute senza che avvenisse alcuna forma di violenza e/o minacce. Il bottino della perquisizione è di alcuni indumenti, un foulard No Tav e uno striscione utilizzato nell’ultima manifestazione da Novi Ligure a Pozzolo Formigaro.
Per denunciare l’accaduto e annunciando già da oggi la piena solidarietà nei confronti dei quattro attivisti è indetta nella giornata di Venerdì 22 Novembre alle ore 10,30 presso la sede No Tav di Novi Ligure in via Giacometti una conferenza stampa in cui verrà anche illustrata la posizione del movimento riguardo all’indizione del Consiglio Comunale aperto a Novi Ligure il prossimo 2 Dicembre.
Alla conferenza parteciperanno anche i legali del Movimento No Tav – Terzo Valico.