E’ però di ieri martedì 10 febbraio l’ennesimo tentativo di falsare i giochi da parte del partito democratico che più che di manovra politica sa molto di inutile e ridicolo colpo di coda. Infatti la decisone del Sindaco di Condove Barbara Debernardi di abbandonare i lavori dell’Osservatorio, per non partecipare alla progettazione della nuova linea Torino Lione, ha portato alle dimissioni dal Consiglio Comunale di tutto il gruppo del PD capeggiato da Giuseppina Canuto. Contemporaneamente è uscita dalla giunta anche l’Assessore Emanuela Sarti, che però ha dichiarato di voler restare nel gruppo di maggioranza.
La manovra del PD sembra essere chiaramente elettorale ed il partito dimostra, anche in Valle di Susa, di essere un convinto sostenitore dell’opera, tanto da rischiare di mandare a casa un Sindaco scomodo a pochi mesi dalla scadenza del mandato. Il gruppo della Canuto, senza essere passato attraverso un confronto pubblico od un Consiglio Comunale, prende quindi in questa maniera le distanze dalle scelte della Debernardi, probabilmente per avere le mani più libere in vista delle elezioni di giugno.
Il Sindaco, che ha comunque il sostegno della Giunta e della restante parte della maggioranza, adesso è tenuto a sostituire i consiglieri dimissionari entro dieci giorni.
I risultati parlano da soli, sembra ormai diffondersi anche tra gli amministatori più moderati una sorta di orgoglio valsusino che isola e allontana i poltronari di partito abituati ad anteporre agli interessi della popolazione le proprie carriere e interessi.
In vista delle elezioni amministrative di giugno che dovranno rinnovare la maggioranza dei comuni sembra quantomai essenziale da parte dei sindaci attuali e futuri una scelta di campo. Da una parte i politici che sostegno l’opera nascondendosi dietro i vari osservatori e tavoli di trattativa. Dall’altra amministratori, prima di tutto no tav, capaci di rimanere tra la popolazione e riconoscere in questo movimento un percorso collettivo unico e straordinario di lotta e partecipazione.
Comitato di lotta popolare contro l’Alta Velocità – Bussoleno