…e in 10.000 manifestano per ribadire il No al Dal Molin!
A meno di 4 giorni dalla data della consultazione popolare, il consiglio di stato ha bocciato il referendum cittadino previsto per il 5 ottobre attraverso cui la popolazione si doveva esprimere in merito all’acquisizione al patrimonio comunale dell’area dell’aeroporto Dal Molin. Una campagna capillar, quella che ha portato alla decisione del referendum, che ha visto il 60% dei favorevoli allo strumento consultativo nei sondaggi di pochi giorni fa. Scrive il Consiglio. “Si tratta di una delibera illegittima nella misura in cui ha per oggetto un auspicio irrealizzabile – quale quello dell’acquisizione della zona areoportuale – sul quale si sono pronunciate sfavorevolmente le autorità competenti”.
“La sdemanializzazione dell’area non è possibile. La consultazione stessa appare comunque inutile laddove si volesse darle una connotazione di tipo patrimoniale. Non occorrono infatti sondaggi per accertare il fatto che i cittadini sono favorevoli ad aumentare il patrimonio del comune in cui vivono. Sarebbe come chiedere loro se sono favorevoli ad aumentare il loro patrimonio personale”.
Il 7 settembre il premier Berlusconi aveva scritto al sindaco (che è del Pd), definendo “inopportuno” il referendum. “Il sito sul quale la base Usa si estenderà è demaniale e non è in vendita. L’area è stata consegnata agli Usa. La consultazione si porrebbe in netto contrasto con l’azione del governo e le valutazioni della magistratura”.Con la bocciatura odierna, sembra di capire che nemmeno utilizzando gli strumenti democratici dell’ordinamento è possibile decidere del proprio territorio e del proprio futuro. L’unica soluzione sono i militari come in Campania sembradire questo messaggio, ma i no dal molin rispediscono al mittente la bocciatura, annunciando che la consultazione si terrà lo stesso e lo fanno nella sera stessa della notizia scendendo in piazza in 10.000. E’ chiaro: non rimane che la lotta