A meno di ventiquattro ore dalla grande manifestazione contro il Muos, che partirà domani pomeriggio dall’interno della riserva della sughereta di Niscemi, otto NoMuos sono riusciti a invadere la base della marina militare statunitense.
Poco dopo le 19 hanno scavalcato le reti della base e si sono arrampicati su 4 antenne dichiarando di voler restare lassù per diversi giorni, almeno fino alla manifestazione di domani, la quale punterà alla stessa base che dovrebbe ospitare tre antenne del MUOS e che già ospita 46 antenne NRTF responsabili dell’inquinamento elettromagnetico del territorio oltre che strumenti di guerra e di morte dell’esercito yankee.
Evidentemente quelli che Crocetta definisce “strumenti di pace” non viene visto allo stesso modo da quanti hanno a cuore il territorio niscemese e siciliano e si rendono conto della pericolosità e nocività apportata dai segnali elettromagnetici delle antenne.
In questo momento otto compagni sono riusciti a conquistare una ventina di metri di altezza sulle antenne dalle quali hanno calato un enorme striscione con scritto “no muos”.
Non è la prima volta che le reti della base di contrada Ulmo vengono violate e di certo non sarà l’ultima. Le parole e gli atti di Crocetta non hanno certo fermato la lotta NoMuos, ma hanno invece reso chiaro a chiunque che lo spazio della mediazione è finito e che l’unica forza in grado di contrastare la costruzione delle antenne, con il loro carico di guerra e devastazione del territorio, è la forza popolare.
Ancora prima che la polizia arrivasse all’interno della base, un paio di centinaia di persone si erano già concentrate nelle vicinanze, scandendo cori e sventolando bandiere in solidarietà ai compagni che si trovano sulle antenne, pronte a partecipare alla manifestazione di domani in cui verranno generalizzate la voglia e la determinazione di riappropriarsi della riserva naturale e di combattere la costruzione del MUOS.