Oggi a Susa ho consegnato a Virano questa lettera:
Gentile signor Virano
Sono una valsusina doc NO TAV e vorrei esporle il mio punto di vista.
Vengo subito all’enunciato: IL TAV, DI QUI, NON PASSERA’ MAI. E sa perche? Da molti anni ormai, in valle e non solo, una moltitudine sempre più numerosa di persone prende coscienza di sè¨, dei veri valori della vita e coltiva con successo quello che è il primo obiettivo che ognuno di noi dovrebbe perseguire: la LIBERTA’. La LIBERTA’ vera dà un senso di leggerezza, ci fa sentire indipendenti, forti, consapevoli di essere nel VERO, ci rende indifferenti, anzi allergici ad ogni forma di avidità , di corruzione, di intrallazzo, di ricatto, sentimenti che allontanano sempre più l’uomo dal nucleo della sua vera essenza. Noi popolo NO TAV nonostante e proprio grazie alla nostra variegata diversità , non dobbiamo obbedienza ad alcuno: a nessun partito, a nessuna gerarchia, a nessun potentato economico. Le nostre diversità indipendenti ci permettono un ampio ventaglio di creatività , non soggetto ad alcun controllo da parte di poteri superiori: la condivisione ragionata e ragionevole è la nostra regola. Per questo, per la nostra sensibilità ambientale e per l’amore che nutriamo verso l’ amata Madre terra che ci ha accolto, ci nutre e che sopporta (per ora) i nostri maltrattamenti nei suoi confronti, non possiamo nè¨ vogliamo pensare, neppur lontanamente, alla realizzazione di un’opera cosè¬ assurda, dannosa e devastante. Sa, signor Virano, noi popolo NO TAV dobbiamo essere grati a lei e a tutte le persone – politici, industriali, sindacalisti, a tutti coloro che DEVONO obbedire a volontà superiori – che in tanti anni hanno fatto pressione per la costruzione della Torino-Lione poichè, grazie a voi, la nostra consapevolezza si è affinata e questo ci ha permesso di incontrare e conoscere le persone più svariate, ricambiando tra noi esperienze impensate: nei nostri incontri si discorre di politica, di economia, di sociale, di lavoro, si cucina, si sferruzza, si fanno lavori di artigianato, ci si trova per gioiose polentate, si canta, si balla. Ogni nostro incontro, e sono tanti, finisce con la GIOIA intima di essere stati fra VERI AMICI con i quali i rapporti personali si cementano sempre più. Il nostro movimento si chiama NO TAV ma, col tempo, abbiamo ampliato i nostri orizzonti e ci interessiamo a tutti quegli argomenti che riguardano l’uomo, il suo ambiente e la sua vita. Da noi sovente la sera, ormai da molti anni, la gente non rimane ad inebetirsi davanti alle bugie e alle sciocchezze che ci propina quasi sempre la TV, ma si sposta, con qualunque tempo, ad ascoltare ora in un paese ora in un altro, esperti, tecnici, giornalisti, scrittori, artisti, avida di imparare, da chi ne sa più di noi, sugli argomenti più svariati: il Movimento NO TAV si nutre di cultura e di democrazia.
Ed è per questo che gioiosamente siamo disponibili a finanziare – anzichè, come succede nelle alte sfere, ad essere profumatamente remunerati – il nostro Movimento: perchè sappiamo che è nostro dovere e piacere contribuire al successo dei nostri obiettivi.
E da più di 20 anni ci siamo riusciti. Vede, signor Virano la nostra vita è guidata da queste sensazioni. Perchè non si unisce a noi, alla nostra LEGGEREZZA e LIBERTA’, e non dà uno scrollone alle pastoie della politica e del potere che, ahimè, alla fine lasciano l’amaro in bocca?
Le auguro di poter un po’ riflettere secondo coscienza su ciò che le ho esposto e mi auguro che lei, essendo originario di Rivoli, all’imbocco della nostra AMATISSIMA VALLE, possa e voglia sentirsi partecipe della sua salvaguardia.
Maria Chiara Cebrari
Almese, febbraio 2011