Non poteva esserci tempistica migliore. Leggiamo il bellissimo comunicato di solidarietà del movimento No Tav nella nostra nuova casa, in vicolo Benevello 4, con il cuore gonfio di un affetto politico che ci ha insegnato tante cose in questi mesi di occupazione e di lotta. Come abbiamo imparato in Val Susa: l’avevamo detto, l’abbiamo fatto; la Verdi Quindici Occupata questa mattina si è conquistata un nuovo spazio sociale per un progetto politico che non può essere messo a tacere dalla violenza del manganello e dalla boria di una politica indegna. L’orgoglio e l’emozione di leggere le parole scritte nella Valle che Resiste per la Verdi non si fermano all’emotività di una solidarietà e reciprocità indispensabile, ma per noi diventano un ulteriore stimolo e ragione per continuare sulla strade delle lotte, per il diritto allo studio, contro ogni forma di opera inutile. Nella nostra prima casa, nel luogo in cui cominciò tutto, il No Tav ha assunto fin dai primi giorni un’importanza fondamentale: ricordiamo tutti l’incontro che ci fu in via Verdi nella serata del 3 febbraio con Lele Rizzo e gli avvocati del Legal Team No Tav, l’indispensabilità di prendere una posizione collettiva su una battaglia che chiama in causa tutti, l’operazione repressiva contro il movimento che portò in carcere pure un nostro compagno della Verdi, quindi il grido che portammo in tante piazze della primavera scorsa: ‘due centimetri di Tav sono una borsa di studio in meno!’. La sinergia crediamo sia un qualche cosa che possono restituirci solo le lotte e la loro potenza, noi lì abbiamo costruito il rapporto bello e positivo con il movimento No Tav, che – come la realtà ci dimostra – non è affare delle burocrazie ma della capacità di stare assieme, di lottare insieme. Per tutto questo, ringraziamo il movimento No Tav di cuore, invitando tutti a venire a vivere con noi la nostra nuova casa, ma soprattutto dandoci appuntamento per le prossime battaglie: il 12 novembre verremo anche noi della Verdi Quindici Occupata a dare il benvenuto al ministro dell’interno Annamaria Cancellieri, per dirle che la Valle non vuole ne lei ne le sue truppe da combattimento, per dirle che con la Verdi martedì scorso ci ha visto male perchè la Verdi Quindici Occupata non si sgombera! Fermarci è, davvero, impossibile.
Vicolo Benevello 4, Torino
La Verdi che Resiste
8 novembre 2012
Verdi Quindici Occupata
Il comunicato di solidarietà del Movimento Notav
La Residenza Universitaria Occupata Verdi 15 è stata sgomberata dalla polizia a Torino, e in seguito allo sgombero, gli studenti e le studentesse che giustamente protestavano, sono stati caricati e feriti dalle forze dell’ordine. Scopriamo senza troppa sorpresa che lo sgombero della Verdi è uno sgombero politico, non esistono nè fondi nè progetti, per uno stabile che ha ripreso vita e il suo uso sociale solo grazie all’impegno dei giovani. Si tratta di uno studentato con 200 posti letto, destinato a studenti meritevoli di borsa di studio, che l’EDISU aveva chiuso lo scorso anno a causa dei tagli all’Università, e che gli studenti, ritrovatisi senza un tetto da un giorno all’altro, avevano mantenuto aperto e autiogestito fino ad oggi. Il caso della Verdi 15 è un esempio chiaro delle assurde politiche di questi governi, che sprecano milioni di euro per le grandi opere di devastazione e tolgono risorse all’istruzione e al futuro dei giovani, contro cui il movimento notav si batte da sempre. Ci sembra quindi naturale dare la nostra solidarietà concreta alle studentesse e agli studenti della Verdi 15, che abbiamo conosciuto lungo il nostro percorso di lotte, qui in Valle e in città.
Il progetto tav da solo fagocita miliardi di euro di soldi pubblici che vengono tolti ogni giorno all’istruzione, alla sanità, ai servizi, agli investimenti utili. Per questo anche il Movimento No Tav “sta con la Verdi15”, e lo sarà sempre, al fianco di chi dice no, di chi lotta, di chi come la Verdi resiste e non si arrende!
Condove, Valle di Susa
La Valle che Resiste
7 Novembre 2012
Il Movimento No Tav