Il movimento NOMUOS ha preso atto da poco della sentenza del CGA (sebbene non definitiva) che ha rimesso in discussione la sentenza del TAR, che aveva portato al sequestro dell’impianto MUOS.
“Nella notte scorsa, un gruppo di attiviste e attivisti si sono recati alle reti della base e, in risposta ad una sentenza politica e di parte, hanno tagliato pezzi di rete per un lungo tratto del perimetro della base, in modo che la marina militare sia costretta a cambiare diversi metri della rete a recinzione della base. Ancora una volta, l’azione diretta, di disturbo e danneggiamento, è una pratica riconosciuta non solo come valida, ma come risposta a tribunali fin troppo spesso troppo politici e poco tecnici.”
Scrivono così i NOMUOS sul sito, e aggiungono con le immagini come, proprio in un momento di lotta e azione diretta, ci si riconosca tra movimenti e territori.