da http://ilpiccolo.gelocal.it
A 34 anni dall’unica apparizione il borgo si ripresenterà sabato alla sfilata di Opicina
Correva l’anno 1979 e al Carnevale carsico si presentò per la prima e unica volta un carro allegorico proveniente da una delle frazioni più verdi e amene del Carso triestino: Ceroglie. Esattamente 34 anni dopo, la piccola località agricola sita nel Comune di Duino Aurisina ai piedi del Monte Ermada è pronta per tornare a far parlare di sé toccando uno degli argomenti d’attualità più scottanti: la Tav. “Mostro vai via, il Carso è roba mia!” il motto con cui il paese si presenterà sabato alla sfilata del 46° Carnevale carsico. Patrik Kocjancic, classe 1983, responsabile del carro allegorico, spiega il motivo per cui la frazione di Ceroglie tornerà a sfilare dopo oltre tre decenni di assenza. «La decisione è arrivata dopo che i giovani, ma non solo, hanno iniziato a ritrovarsi per alcune manifestazioni come l’innalzamento della bandiera sull’Ermada durante il Primo maggio e la festa dei cavalli di Medeazza. Pian piano il gruppo si è andato cementando e abbiamo pensato: beh, è ora di tornare a fare il Carnevale carsico!».
E così in ottobre è stata organizzata una riunione in cui si è deciso di tornare in grande stile, proponendo un tema difficile come quello dell’Alta velocità. «Purtroppo la Tav dovrebbe passare proprio in mezzo al nostro paese – racconta Kocjancic – rovinando case, vigneti, alberi e creando stress a tutti, sia agli esseri umani che alle bestie. Abbiamo pensato di sfruttare questo tema dando vita a un carro ecologista». La struttura sembra davvero di grande impatto. Un enorme treno rabbioso con i denti uscirà da un lungo tunnel costruito all’interno di una montagna – l’Ermada appunto – dalla cui cima spunterà con un enorme salto una splendida talpa. Un ferroviere cercherà poi di fermare il treno, mentre un contadino sarà intento a gettare un sasso contro il mostro…
Tra i ragazzi più giovani che stanno dando una mano ecco il musicista Cristian Leghissa: «Ci dedichiamo anche alla cura dei particolari. Il pubblico potrà ammirare tutti i colori e gli elementi naturali che contraddistinguono il Carso, come il sommacco, la pietra, e altre caratteristiche che non vogliamo ancora svelare». Kocjancic evidenzia come tutto il paese si stia ritrovando per dar vita a questo carro atteso da oltre 30 anni. «Ci sono persone fondamentali come il saldatore Adriano Leghissa, il pittore Friz, le donne che si occupano delle stoffe e delle coreografie, l’Allegra fattoria per le pizze e poi Luciano Gergolet che ci ha prestato la struttura del carro».
Da Ceroglie si presenteranno in 125, tutti vestiti da talpa. Un’invasione pacifica di Opicina per dire un convinto no, con ironia e senso ambientalista, al mostro chiamato Tav.
Riccardo Tosques