Comitato no tav Spinta dal bass – Spazio Sociale Libertario Takuma _Giornata splendida quella che si è andata a concludere oggi a Chiomonte. Splendida sia metereologicamente -spendeva finalmente un caldo sole- sia per la riuscita iniziativa organizzata dal movimento no tav “Mettiamo radici in prima fila”.
L’appuntamento è in località Maddalena dove, tra fine anno e inizio gennaio, Ltf vorrebbe aprire il cantiere per il tunnel geognostico. Ma certo che a vedere la giornata di oggi abbiamo forti dubbi che ciò accadrà. L’iniziativa ha visto la partecipazione di più di mille persone: come sempre famiglie, bambini, anziani, tutti intenti a piantare il proprio alberello sui terreni di proprietà del movimento no tav e che dovrebbero un giorno diventare cantiere di Ltf. Il tutto accompagnato da solito clima di festa con cibo, musiche e tanta allegria. Ma anche tanta determinazione nel voler impedire qualunque costo l’inizio lavori.
Intanto prendiamo atto per l’ennesima volta di come Virano continui imperterrito a raccontare bugie.
Aveva detto che tutti i 91 sondaggi sarebbero stati effettuatati poiché senza tali dati non si sarebbe potuto presentare il progetto definitivo in comunità europea. Addirittura aveva ribadito il concetto dicendo che nè le elezioni né la sindone avrebbero fermato l’arrivo delle trivelle in valle con relative scorte. E invece si sono ritirati con la coda tra le gambe. Erano 40 i sondaggi da svolgere in Valle di Susa e ad oggi siamo arrivati alla fantomatica cifra di 5 e chissà se fatti veramente, visto che sono durati in media 3-4 giorni al posto dei 20-30 previsti. Ora ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto i soldi stanziati per la campagna sondaggi.
Ma Virano adesso non può perdere tempo a rispondere a queste domande, troppo impegnato a presentare e decantare le lodi del progetto definitivo, nella sezione stazione internazionale di Susa, presentato il 17 maggio a Torino in prefettura. Il tutto in pompa magna, con politici e giornalisti a fare da cornice e dargli la giusta importanza. Peccato che di progetti come questi negli ultimi 20 anni ne abbiamo già visti a decine. Tutti poi finiti in un cestino. E questo non potrà che fare la stessa fine.
Virano non si smentisce e nella sua diabolica strategia non ha scelto a caso il giorno. Infatti nello stesso momento che veniva scoperto un dozzinale plastico della stazione internazionale di Susa tra flash e lustrini, 3 pullman a pieno carico partiti la sera precedente dalla Valle arrivano a Strasburgo per portare in comunità europea la Carta di Hendaye (dichiarazione di contrarietà al Tav firmato dalle popolazioni interessate all’opera di Francia, Italia e Paesi Baschi) insieme a vari faldoni dove si spiegano tecnicamente, economicamente e politicamente i motivi dell’opposizione all’opera. Alla “gita” hanno partecipato parecchi sindaci e amministratori. Naturalmente giornali e Tv non hanno minimamente dato risalto alla notizia dell’incontro dei valsusini con gli europarlamentari.
Infine anche Ltf ha iniziato a muoversi arrivando a presentare il progetto del tunnel geognostico a Chiomonte. Ma quel giovedì 13 maggio gran magra figura fece tale Gallarà, ingegnere di Ltf che, incalzato dalle domande della popolazione valsusina, si è dovuto arrendere bofonchiando risposte senza senso o trincerandosi dietro un imbarazzante sorrisetto che la diceva lunga sulla preparazione di tali personaggi. Da sottolineare che il personaggio in questione ha più volte detto che non esistono ancora progetti definitivi, salvo poi essere smentito 4 giorni dopo da Virano che presentava il progetto a Torino come raccontato qualche riga sopra.
Una cosa rimane però chiara: la popolazione valsusina ha ormai esperienza e preparazione tecnica per non cadere nelle infantili trappole preparate da Virano&soci, dimostrando anche in momenti di relativa quiete che è pronta a mobilitarsi in qualunque momento per poter difendere la propria terra e il futuro di tutti.
E a Chiomonte non passeranno, questo è certo!