Si è svolta ieri a Messina la manifestazione No ponte, che apre il mese di aprile dedicato a tre grandi appuntamenti contro le grandi opere e per un futuro diverso, convocate dai movimenti No Ponte, No Tav e No Muos.
La manifestazione partita da Piazza Cairoli e conclusa in Piazza Municipio ha visto la partecipazione delle delegazioni No Tav e No Muos, otre alla presenza di molti cittadini di Messina, Reggio Calabria, Barcellona e Milazzo.
Al centro della protesta la situazione attuale. Infatti se il progetto ad oggi pare definitivamente archiviato, non lo sono le sue conseguuenze. Si parla della penale richiesta dalle società Impregilo ed Eurolink che ammonta a un miliardo e duecento milioni di euro.
I manifestanti ritengono l’ipotesi delle penali un vero e proprio ricatto, “dovremmo essere noi cittadini a venire risarciti dopo anni di illusioni e soldi pubblici sprecati” dichiarano e chiedono il definitivo scioglimento della Stretto di Messina spa.
Il corteo ha voluto sottolineare come la mobilitazione è proprio su quello che l’opera rappresentava come meccanismo finanziario e di devastazione territoriale. La battaglia perche lo stato non paghi le penali a questi “contractor”, impegnati in tutte le grandi opere in Italia, ma che invece usi questi fondi per servizi e welfare, è centrale per affermare le priorità reali a cui bisogna dare risposta.
Prossime tappe della mobilitazione nazionale saranno la manifestazione del 23 marzo in Val di Susa e poi il corteo del 30 marzo No Muos. Anche i militanti NO DAL MOLIN parteciperanno ai prossimi appuntamenti che vedono unite diverse realtà italiane nel mettere al centro dell’opposizione alle grandi opere infrastrutturali o militari, un altra idea di società e di futuro.(da globalproject.info)