Si è svolta ieri, domenica 12 novembre, l’ iniziativa a scopo informativo sui terreni attenzionati da TELT per il cantiere Tav nella zona di Salbertrand.
Il movimento si è dato appuntamento a Chiomonte per una colazione nella zona dove, in occasione dell’iniziativa Wall Susa del settembre scorso, alcuni artisti hanno eseguito dei graffiti che rendono chiaro che cosa siano la nostra lotta e la nostra determinazione e per ricordare ai mezzi d’ opera diretti a Chiomonte che noi saremo presenti anche quando aumenteranno i passaggi.
Infatti i dati dell’ aumento di traffico e del conseguente inquinamento che ci costringeranno a respirare a causa di un’opera inutile e dannosa, non sono cose di poca importanza, senza tener conto dei disagi che provocheranno ai turisti e viaggiatori che percorreranno sia la statale che l’ autostrada.
Ce lo ha spiegato molto bene, dandoci inoltre altre importanti informazioni riguardo lo stoccaggio di smarino, Mario Cavargna , tecnico e presidente di Pro Natura, che segue con attenzione lo sviluppo delle proposte sull’ imminente cantiere. Una volta raggiunti l’ area di Salbertrand i molti No Tav presenti, hanno potuto con sgomento osservare i depositi di amianto abbandonati senza attenzione in alcune aree , così come lo stoccaggio di materiale vario difficile da smaltire come ad esempio intere piramidi di blocchi di legno incatramati, enormi cilindri di cemento utilizzati per l’ autostrada…
Continuando con una passeggiata sui terreni interessati Luca ,tecnico ambientalista, ci ha spiegato l’ importanza flora/faunistica di quella zona che è considerata di passaggio degli animali da un versante all’ altro della valle , con un micro clima legato alla conformazione naturale delle montagne con la dora Riparia che permette ad alcune piante di crescere e svilupparsi dando la possibilità a molti animali di cibarsi e salvarsi durante i freddi inverni.
E’ ineluttabile quanto la natura della nostra valle sia già rovinata e condizionata dalla presenza dell’ uomo, ma con l’eventuale avvio di questi cantieri tutto questo sistema sarebbe posto in grave pericolo se non letteralmente distrutto.
La giornata si è conclusa con un veloce saluto con le bandiere al passaggio del TGV, il treno ad alta velocità che già collega Torino con Parigi e che rende il tunnel che noi contrastiamo ancora più inutile.
Torneremo sicuramente su questi terreni e ovunque sarà necessario per difendere il nostro territorio e continuare ad informare la popolazione dei reali danni che questi cantieri porteranno a tutta la piana di Salbertrand e le zone circostanti.
Avanti No Tav!