Il ministro Lupi, i giornali, il sindaco di Susa e Chiomonte stappano la bottiglia buona per festeggiare il probabile arrivo delle tanto promesse compensazioni per il territorio, che il Cipe oggi inizia a sbloccare e che verranno modulate fino al 2017.
Stappano la bottiglia i due sindaci peggiori, quelli che si vendono la Valle per farsi ridipingere il comune. Stappa la bottiglia il ministro Lupi che si sente in dovere di dire: ecco i fatti e non le promesse. Stappa la bottiglia qualche politico invasato, un pò di ciarpame da sede di partito in liquidazione e la solita stampa asservita.
Ma occhio a stappare le bottiglie che poi potrebbero andarvi di traverso le bollicine!
Quest’operazione è qualcosa di ignobile, di chi ancora una volta dimostra cosa intende per la Valle di Susa. Ma non diciamo questo perchè ci sentiamo in difficoltà e accusiamo il colpo, tutt’altro. Il messaggio è chiaro: vi distruggiamo la Valle, vi condanniamo a morte, buttiamo via più soldi pubblici possibili per un’opera sempre più dimostrata inutile e vi rifacciamo: la facciata del municipio di Chiomonte, i marciapiedi di Susa, vi mettiamo il metano, il wifi, due rotonde e mettiamo in sicurezza due scuole.
Perchè questo sono le compensazioni. Un’operazione senza dignità perchè se dapprima almeno tentava di essere spacciate come operazione per un fantomatico sviluppo (previa accettazione del tav) ora mostrano tutta la vera faccia.
Praticamente oggi, mentre è in piedi il processo per il crollo del liceo Darwin di Rivoli che costò la vita ad uno studente, Vito Scafidi, e ne ferì gravemente un’altro, questi signori si permettono di far rientrare la messa in sicurezza di una scuola come compensazione alla resa. Stesso discorso per gli argini dei fiumi e la messa in sicurezza della montagna, tutti interventi dovuti ad un territorio ma mai fatti se non ora, dove c’è da dimostrare qualcosa.
Senza dignità e senza serietà questo siete. Così come i due sindaci, crick&crock che fanno a gara a chi svende prima per trenta denari una Valle intera, che ha dimostrato che nemmeno nei propri comuni, i due sindaci possano parlare a nome della popolazione che li ha sfiduciati alle ultime politiche.
Ma se con gli spicci si comprano due piccoli sindaci, cosa servirà ancora per battere un movimento come i NOTAV? In questo periodo vi sono molte crepe in tutto l’apparato creato per sconfiggere il movimento, e in più occasioni, al cantiere e sul territorio, truppe d’occupazione e ditte devastatrici hanno la vita difficile, quindi?