Chi incasina i conti della Lyon Turin? Lo si scoprirà oggi al Senato. Sul banco degli imputati gli uomini di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), accusati (pensa un po’) di voler mandare in frantumi la grande illusione. Costa troppo, dicono i loro calcoli “inopportuni”. Ora dovranno recitare l’ “atto di dolore” e dire che si sono sbagliati.
La colpa di RFI? Questo storia del “tasso”, una curiosa credenza secondo la quale i soldi cambierebbero valore negli anni. Questi ferrovieri sono proprio malati. E la loro febbre manda in fibrillazione la Compagnia delle Grandi Opere. Il Ministro pro-tempore dice che non è vero niente. Lui lo sa, ha studiato l’alta finanza a Paperopoli, dove ti insegnano che i soldi nascono sotto i cavoli e si conservano sotto il materasso. Il Senatore dice che rotoleranno le teste ma ancora non si sa di chi. Tutti i loro “aficionados” si toccano il collo e incrociano le dita, sperando che RFI non gli smonti il castello di sabbia. Perché questa volta potrebbe andare tutto in vacca per davvero.
Ora viene il bello. Indovina chi ha tirato fuori questo tasso di attualizzazione per i costi della Torino-Lione? Il nostro Commissario Virano Mario in persona. Siamo nel dicembre 2011 e lo mette in calce alla ”sua” Analisi Costi Benefici (il documento ufficiale sul quale si basa l’utilità e la sostenibilità economica della Lyon Turin): “un tasso di sconto invariato per il periodo di progetto del 3,5 per cento” (1).
Ci cascano persino le cime di Lyon Turin Ferroviaire (LTF). Bisogna aggiornare al 2012 il costo della parte francese del Tunnel? Simsalabim, si prende il costo 2010 e si aumenta del 7% per tenere conto dei due anni trascorsi (2). Ergo proprio il 3,5% annuo. Non parliamo di quegli “zucconi” di RFI, quelli il “tasso di Mario” se lo bevono al primo colpo. Sono tecnici diligenti, gli insegnamenti del Signor Commissario li applicano alla lettera. Ecco come i miliardi (quelli veri) diventano 12.
Nessuno deve sapere quanto costa veramente la Torino – Lione, è un segreto.
«Il valore indicato dalle Ferrovie è sovrastimato. La cifra di 12 miliardi deriva dal fatto che, a partire dall’ammontare del progetto preliminare, è stato applicato, anno dopo anno, un tasso tendenziale di inflazione pari al 3,5%. Ma il costo del denaro è oggi molto più basso. Nell’ultimo biennio siamo su valori dello 0,7%. Il risultato è che la quota riportata è lontana dalla realtà» (3).
Virano Mario contesta il tasso di Mario Virano.
Chissà quale testa rotolerà oggi al Senato?
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(1) Quaderno 8 dell’Osservatorio, pag. 29 (leggi in pdf)-> estratto quaderno8
(2) Progetto Definitivo, Parte comune Italo-Francese, tratta transfrontaliera, PD2-C30-TS3-0053A-AP-NOT “Relazione di sintesi sulla valutazione dei costi di investimento”, punto 1, pag. 4/22 (leggi in pdf)->estratto progetto definitivo LTF