Bruxelles, 14 ottobre 2014 – “La Commissione Europea e il Parlamento Europeo confermano che questo progetto è stato approvato nel Regolamento 1315/2013/EC sul programma CEF (Connecting Europe Facilities) e 1316/2013/EC sul programma TEN-T (Trans European Network – Transport).
Ma non è verosimile che l’Unione Europea sia in grado di coprire il 40% del costo totale del progetto Torino Lione, come sperato dai governi di Italia e Francia.
L’Italia è impegnata in tre grandi progetti: il corridoio Genova – Rotterdam, il Tunnel di Base Torino – Lione e il Tunnel di Base del Brennero.”
L’Unione Europea deve indirizzarsi verso il progetto più importante con la migliore analisi costi benefici: il corridoio Genova – Rotterdam. Fu deciso nel Trattato di Lugano nel 1996 tra Olanda, Germania, Svizzera e Italia. Attualmente è anche il primo corridoio sul quale è stato sviluppato il Sistema di Gestione del Traffico Ferroviario Europeo (ERTMS) e sul quale risultano applicate le regole dei corridoi ferroviari merci.
Il Trattato di Lugano dovrebbe essere rispettato. Questo corridoio dovrebbe essere la priorità, in Italia e in Europa.
Una Precisazione (ndr)
In questi giorni è stato reso evidente quale dovrebbe essere la priorità per la Liguria e il basso Piemonte.
Che i Parlamentari europei parlino ancora della Genova – Rotterdam è quantomeno bizzarro, al massimo dovrebbero parlare del corridoio Reno -Alpi (approfondisci qui). L’importanza di questo corridoio è comunque tutta da dimostrare visto che per il Terzo Valico non c’è mai stato uno studio sul rapporto costi -benefici se non quello indipendente di Marco Ponti con esiti spaventosi.
Inoltre il traffico Teu non giustifica in nessun modo la costruzione di un nuovo valico. Che “questo corridoio (Genova Rotterdam) dovrebbe essere la priorità in Italia e in Europa” potrebbe essere vero solo se lo si realizzasse con l’utilizzo delle linee esistenti Genova – Arquata con i necessari interventi di ammodernamento e non con un nuovo buco negli Appennini per la gioia di Impregilo.