In realtà non smettiamo mai, chi ci conosce lo sa: il movimento No Tav, i cittadini che da 23 anni lottano contro il tentativo di concentrare la ricchezza degli italiani nelle mani di una cricca di faccendieri, banchieri e mafiosi non si stancano di denunciarne i meccanismi sempre più criminali ma “legalizzati” dentro e fuori i nostri confini.
Oggi che il disegno dovrebbe essere chiaro a tutti (tutti coloro che dopo vent’anni di illusioni vendute da Giuliotremonti, Vannamarchi e Silvioberlusconi non sentono il bisogno di credere a quelle solo un po’ più raffinate ma – se possibile – ancora più fraudolente di Corradopassera, Emmamarcegaglia e Mariomonti) avremmo anche potuto prenderci una vacanza…
Invece si parte con la sesta edizione – sempre con il patrocinio della Comunità Montana – e con il primo appuntamento – oggi 21 gennaio ad Avigliana alle 15 e 30 – con Alessandra Algostino costituzionalista, Claudio Cancelli Comitato Habitat, Marco Revelli storico, e, da Casale Monferrato, Afe VA Associazione Famigliari Vittime Amianto, Associazione Voci della memoria, senza memoria non c’è futuro, e con Beppe Grillo in collegamento skype per riflettere su
Debiti Sovrani € Sovranità Popolare.
Il programma, anche quest’anno, è molto ricco (almeno questa ricchezza non potranno sottrarcela, anche perché i “nuovi” governati non sono minimamente interessati a discutere come vanno dicendo da giorni senza che nessuno di coloro che si scandalizzava per l’arroganza del ducetto di Arcore ne faccia parola sui quotidiani di regime). Un programma ricco ma – nella nostra migliore tradizione, ancora in costruzione. E – come si può leggere quasi ogni giorno sulle nostre mailing-list o sui social network – senza nessuna pretesa di esclusività visti gli appuntamenti anche in contemporanea che si riesce a mettere in piedi in questo lembo di nordovest la cui vivacità ha costretto vecchi e nuovi governi, maggioranze e…”opposizioni” a militarizzare territori e persone, architetti, scenografi e strade consortili per poter avviare una rappresentazione, quella del Grande Cantiere senza di che avrebbero rischiato di dovere restituire almeno parte del malloppo che i più di loro – in questi anni – deve aver imboscato in quella svizzera di cui dicono di voler copiare il modello ferroviario.
Ma dovranno militarizzare anche le nostre coscienze se vorranno manovrare indisturbati nei prossimi 23 anni. Per questo la sesta edizione, vorremmo concluderla sabato 24 marzo (luogo da definire) chiedendoci ancora una volta che ruolo si è sono dati e intendono darsi in questo paese coloro che si occupano di informazione.
Hanno già dato la loro disponibilità Giulietto Chiesa, Ugo Mattei, gli amici del Teatro Valle occupato di Roma e molti altri che stanno aderendo…
Ma ci si propone anche di raccogliere i punti emersi durante tutti gli incontri che saranno a quel punto stati svolti per far assumere
il Caso Valsusa-bene comune
da tutti i cittadini e dai movimenti che stanno cercando un’altra via di uscita dalla crisi e, soprattutto, di sopravvivere alla cura – “crescItalia” da cui il nostro paese rischia di uscire morto.
21 gennaio 2012, Claudio Giorno, a nome di tutti (tantissimi) coloro che hanno lavorato e lavorano alla 6^ edizione del GC
GUARDA PROGRAMMA COMPLETO DELLA STAGIONE 2012