Giorgio, detto Brescia, e Lorenzo, detto Db, sono in carcere da più di un mese per l’importante manifestazione antifascista che contestò con tenacia e fermezza l’apertura della sede di Casa Pound, organizzazione neofascista italiana dedita alla provocazione, al crumiraggio, e all’omicidio razzista come avvenne pochi anni fa a Firenze. La manifestazione composta soprattutto da operai e giovani e giovanissimi proletari attraversò Piacenza a solo una settimana dalla tentata strage razzista del leghista Luca Traini e con rabbia e generosità tentò di raggiungere il covo della peste nera. Per quella giornata antifascista sono stati aggrediti dalla repressione tre compagni, il primo, Mustafà operaio nella provincia di Pavia è stato scarcerato e messo ai domiciliari solo pochi giorni fa, mentre Bresca e Db restano in carcere costretti dentro celle per il puro piacere di vendetta e ripicca politica dei tribunali contro il movimento antifascista.
Db fa il fattorino per Just Eat e Brescia il cuoco in una trattoria della Val Susa, il primo impegnato nei movimenti studenteschi e fin da quattordicenne sempre presente ai picchetti operai contro sfratti e licenziamenti, il secondo da sempre impegnato nella lotta No Tav e presente con generosità in tutte le manifestazioni di solidarietà di classe.
Diamo quindi appuntamento ad un presidio davanti al carcere di Piacenza (Strada delle Novate, 29122) per esprimere tutta la nostra solidarietà e pretendere l’immediata scarcerazione degli antifascisti in prigione!
Liberi/e gli/le Antifa!
L’antifascismo non si arresta!
da Infoaut.org