Si è rotto un silenzio assordante e molte voci hanno ripreso il nostro NO agli F-35. Oggi il Governo Monti annuncia di voler ridurre l’acquisto da 131 a 90 esemplari, ma non rinuncerà alla versione B, abbandonata dalla Gran Bretagna per il costo eccessivo.
Questo non ridurrà in modo sostanziale la nostra spesa che andrà ben oltre i 10 miliardi per l’acquisto e oltre i 30 miliardi per la gestione e manutenzione, senza considerare il lievitare dei costi.
Come è emerso anche nelle audizioni della Commissione Difesa della Camera, nessun posto di lavoro in più sarà creato dalla produzione in Italia degli F-35: i lavoratori saranno semplicemente trasferiti da altri siti produttivi.
Non ci sarà nessuna ricaduta tecnologica e queste risorse saranno sottratte ad altre attività socialmente utili che creerebbero davvero molti posti di lavoro e benefici sociali (energie pulite e rinnovabili, interventi per la bonifica e la tutela dell’ambiente, servizi sociali, istruzione, ricerca, cultura, difesa del territorio, ecc.).
Noi continuiamo a chiedere la cancellazione del programma
non solo per i suoi enormi costi pubblici (intollerabili in questo momento di grave crisi economica e sociale che tocca le tasche e la vita di tutti noi), ma anche perché i cacciabombardieri F-35 sono armi d’attacco e di distruzione di massa e quindi violano l’articolo 11 della Costituzione.
Mentre si tagliano sanità, pensioni, scuola, la spesa complessiva per la difesa militare ammonta per il 2012 a 23 miliardi di euro.
L’assemblaggio dei velivoli è previsto nello stabilimento che Lockheed Martin ed Alenia stanno facendo costruire all’interno dell’aeroporto militare di Cameri, a pochi chilometri da Novara. I lavori della ditta vicentina Maltauro, che ha vinto l’appalto per la costruzione dei capannoni dall’inizio del 2011, sono in una fase avanzata.
Il progetto più costoso della storia accumula difetti, ritardi, aumenti di costi, come ci dicono le relazioni interne al Pentagono. Vi sono rinunce di partner, rinvii, sospensioni e cancellazioni di acquisti in Olanda, Canada, Danimarca, Norvegia, Australia, Turchia, Inghilterra, USA.
Uscire oggi dal progetto non ci costerebbe nessuna penale.
Decidere di restarci è irresponsabile
e contrario agli interessi della vita sociale italiana.
GLI F-35 SONO UNA ENNESIMA GRANDE OPERA INUTILE E NOCIVA
CHE CONSUMA IN ARMI DI DISTRUZIONE I NOSTRI SOLDI
FERMIAMOLA!
MOVIMENTO NO F-35