In preparazione della marcia popolare del 10 maggio a Susa per dire un forte e compatto No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione ferroviaria, invitiamo tuttə a partecipare ai due momenti di assemblea previsti nei mesi di aprile e maggio.
Saranno preziose occasioni per ragionare e discutere collettivamente sul presente e sul futuro della nostra Valle, il cui territorio e abitantə, da troppo tempo ormai, sono sacrificati in nome di un sistema di profitto che mette in secondo piano necessità e bisogni fondamentali e primari.
Un territorio che vive e vivrà di leggi speciali in cui chi costruisce una grande opera, può e potrà sempre inquinare e creare disagi per decenni senza mai doverne rendere conto e senza nemmeno il bisogno di completare i lavori di realizzazione di un’opera.
Il Tav è qui ed è arrivato per restare a lungo nelle nostre vite e in Valsusa: caccia dalle proprie case gli abitanti a San Giuliano, cementifica e distrugge la natura in Clarea, dimezza le riserve di acqua potabile a Venaus, costruisce autoporti e rotonde per facilitare il via vai di camion sulle statali da Chiomonte fino a Caprie, recinta con il filo spinato la Piana di Susa per depositare materiali pericolosi per la salute di ognuno di noi e non si preoccupa se tutto ciò va a discapito di servizi imprescindibili per la nostra valle come sanità, scuola e trasporto.