Lunedì 19 dicembre al Presidio di Venaus, incontreremo la delegazione italiana appena rientrata dal Rojava (Siria del Nord-Est).
E’ importante continuare a diffondere informazioni su quello che sta accadendo nei territori della Siria del Nord, nel silenzio dei media e della comunità internazionale.
Nella notte tra il 19 e il 20 novembre, l’esercito turco (il 2° più potente della Nato), per volere del presidente Erdogan (che da sempre collabora con le milizie jihadiste), ha dato il via all’aggressione dei territori auto-amministrati della Siria del Nord, mettendo nel mirino a parole e nei fatti la città di Kobane.
In quei giorni si trovava in Rojava una delegazione di giovani donne e uomini dall’Italia. Le loro corrispondenze per Radio Onda d’Urto sono state l’unica – e ultima – voce italiana e una delle pochissime internazionali sul campo. Erano lì anche come delegazione civile di solidarietà, ma sono dovuti rientrare, prima del previsto, perché la loro sicurezza era messa in grande pericolo dall’offensiva turca, condotta con aerei, droni e artiglieria pesante: attacchi che hanno colpito a poche centinaia di metri da dove si trovavano.
L’appuntamento è dunque per lunedì 19 al presidio di Venaus a partire dalle ore 19 per un apericena condiviso e alle 21 l’incontro con le compagne e i compagni della delegazione.