Oggi abbiamo realizzato una scritta sulla costa della montagna di Bussoleno per rendere pubblico il nome e la dita di chi lavora per il tav e vive in Valle. Con questo gesto crediamo importante evidenziare come ognuno si debba assumere le proprie responsabilità in merito alle scelte che compie. Chi vende la valle e si vende per quattro denari al Tav deve essere conosciuto da tutti ed isolato.
CHI TRADISCE LA VALLE TRADISCE TUTTI NOI!
BENENTE TRADITORE MERCENARIO
Giuseppe Benente tradisce la Valle e come ogni traditore lo fa sotto compenso. Vogliamo qui renderlo noto e pubblico come è giusto che sia, perché mentre il movimento No Tav era impegnato ad ostacolare i sondaggi della Chiusa, il Benente era impegnato a farli. Con la sua ditta, la Geo.Mont che ha sede qui a Bussoleno. Mentre centinaia di valsusini si vedevano sbarrare la strada dalle forze dell’ordine, Benente ammirava la sua trivella al lavoro all’interno del cantiere della stazione. Uno dei sondaggi che hanno avuto esito qui in Valle, con il solito metodo meschino del blitz notturno e di centinaia di poliziotti a protezione, è avvenuto grazie alla commessa che la Geo.Mont ha preso dall’Osservatorio tecnico di Mario Virano. Questo è un fatto gravissimo, perché chi vive in Valle non può anteporre “quattro denari” al futuro e la vita di tutti. In un’intervista su Lunanuova del 26 gennaio, il fiero imprenditore rivendica con orgoglio la sua partecipazione alla campagna geognostica di Ltf, lamentandosi persino per le condizioni in cui è costretto a lavorare. Si dice preoccupato per i prossimi altri sette sondaggi che deve eseguire, ma conclude sostenendo il Tav come possibilità di lavoro e reddito per sé e per i suoi dipendenti.
Noi vogliamo rendere pubblica la collaborazione di Benente come è giusto che sia. Rendere pubblico il suo ruolo di mercenario al soldo di chi vuole distruggere la nostra valle, guadagnandoci il più possibile, proprio come sostiene lui. La realtà è che il Tav non porterà lavoro per nessuno, se non per quei quattro ruffiani che riusciranno a intrallazzarsi con le lobby, e al contrario porterà oltre ai danni ambientali e umani già ben noti, danni economici che anche chi in qualche modo riuscirà a guadagnarci qualcosa, ripagherà di tasca sua. La Torino Lione è una truffa è questo lo sappiamo tutti, ma lo è una volta di più perché a pagarla saremo noi cittadini attraverso le nostre tasse e lo stato, che fa la voce grossa, che per coprire una spesa del genere, dovrà destinare i fondi necessari sottraendoli da altre parti, e conoscendo i governanti, siamo sicuri che giudicheranno prioritaria la Torino Lione e secondaria la scuola, piuttosto che la sanità, piuttosto che le pensioni e chissà cos’altro verrà depennato.
E’ per questo che vogliamo rendere visibile agli occhi di tutti chi collabora con chi ci vuole devastare; chi si vende e ci vende tradendo la Valle merita di essere isolato da Bussoleno e dalla Valle intera; merita così come oggi, che il suo nome sia scritto a caratteri cubitali sulla montagna e nei volantini perché tutti possano sapere.
I quattro soldi guadagnati caro Benente, non basteranno a risarcire del futuro e della vita chi si vedrà il proprio territorio devastato e le proprie tasche svuotate.
La storia è piena di Giuda simili ma la Valle no.
GEOMONT VERGOGNA
Comitato di lotta popolare