Esprimiamo solidarietà ad Albero Perino ed agli esponenti di Askatasuna che stamane hanno ricevuto la visita della Digos con annessa perquisizione delle proprie abitazioni. Le ipotesi di reato addebitate, tendono a ridurre la ventennale lotta della Val di Susa contro l’inutile e dannosa “grande opera” che si chiama TAV a quattro ipotesi di reato, interruzione di pubblico servizio, istigazione a commettere reati, resistenza aggravata e violenza privata. Sarebbero sessantacinque gli avvisi di reato per i fatti della notte del 23 Maggio a Chiomonte e per i vari presidi del 2010. Considerando l’enorme partecipazione popolare che il movimento No Tav sta catalizzando in val di Susa e nel resto del paese, il successo oltre ogni aspettativa del presidio di Chiomonte, ci pare poco utile un iniziativa giudiziaria che cerca di identificare “responsabilità” di pochi , per scoraggiare molti. La tradizionale forza pacifica e determinata dei No Tav, saprà dimostrare le proprie ragioni in ogni sede. Nulla ha da temere chi agisce sempre alla luce del sole, con il pieno appoggio popolare, senza alcuno scopo se non quello di ricondurre nel sentiero della giustizia sociale una vicenda viziata da enormi interessi economici di pochi e di danno generale per tutto il paese.
Renato Patrito
Segretario Provinciale PRC Torino -17 Giugno 2011-