Si Hélène Gallo da serenoregis.org
Foto di Roberto Borri
Domenica 2 giugno, il comune di Aoste, nella provincia di Grenoble, ha accolto il raduno dei principali movimenti, collettivi e associazioni che si oppongono alla devastazione del loro territorio e del vivente che ha nome TAV, Grande Progetto Inutile e Imposto, devastazione che avanza a grandi passi nelle Valli della Maurienne e della Valle di Susa, e prossimamente nei fondi valle.
Una giornata che ha visto rappresentati molti altri movimenti francesi, quali Bure (nucleare), Notre-Dame des Landes (aeroporto), Vam (ecologia Maurienne), Sud Rail (ferrovie) e i Soulèvements de la Terre, così come il partito ecologista rappresentato da una consigliera regionale che hanno portato la loro testimonianza di lotta e condiviso esperienze e prospettive.
Tra nuvole e schiarite, la giornata è stata ritmata da un meteo altalenante, un’atmosfera di sagra con molti stands e un mercato contadino.
Gli organizzatori hanno proposto molti spunti di riflessione e d’informazione anche grazie alla proiezioni di documentari, tavole rotonde e interventi e non sono mancati intermezzi di musica e canti.
Se l’atmosfera era volutamente gioiosa, i temi erano seri e trattati come solo chi si oppone al TAV sa fare: con autorevolezza, capacità e preparazione. Chi era presente ha ricevuto tutte le informazioni e gli ultimi aggiornamenti sul fronte politico, tecnico, giudiziario sulla situazione attuale in val di Susa e in Maurienne e i prossimi possibili sviluppi e iniziative di lotta.
Sul palco, l’ospite d’onore è stato Olivier Cabanel, com’era giusto che fosse, primo cittadino francese a capire lo scempio e a denunciarlo fin dal 1991. Insieme a Daniel Ibanez, sentinella costante, che da anni si dedica alla lotta contro il progetto sul fronte istituzionale, giuridico ed economico, pari in competenza e conoscenza dell’argomento solo ad Alberto Perino, e che sta cercando di riportare all’attenzione del parlamento europeo la questione TAV con la sua candidatura alle prossime elezioni europee.
Tra nuvole e schiarite… sono venuti a sostenere la causa e le circa 500 persone presenti e coinvolte, i parlementari francesi Gabriel Amard, Matilde Panot et Jean-François Coulomme già presenti in prima linea l’anno scorso alla manifestazione di La Chapelle.
Tra nuvole e schiarite, c’è stato il mandato del Prefetto, riferito da Gabriel Amard, che dava l’ordine alle FFOO di perquisire le macchine alla ricerca di armi…
Tra nuvole e schiarite… la bella testimonianza di Lucas e di un bel gruppo di compagni di Bologna, ai quali l’anno scorso è stato impedito l’ingresso in Francia per la manifestazione, e però hanno fatto il ricorso contro il Ministero degli Interni francesi e l’hanno persino vinto.
Tra nuvole e schiarite… la notizia dei domiciliari a Nicoletta Dosio.
Tra nuvole e schiarite… le questioni dell’acqua, dei Pfas, delle temperature, delle condizioni dei lavoratori, tre dei quali deceduti sul fronte francese.
Tra nuvole e schiarite… l’Appello del 2 giugno alla convergenze delle lotte per impedire crimini ambientali come quello del TAV.
Infine, l’invito a presidiare le stazioni di Bardonecchia e Modane il 22 giugno prossimo per ribadire la richiesta di utilizzo della linea esistente e la garanzia di servizio primo di tutto alle popolazioni locali.
Tra nuvole e schiarite, l’augurio che Daniel Ibanez possa difendere la causa in Europa.
Tra nuvole e schiarite, il nostro ringraziamento a tutti coloro che hanno organizzato la giornata e a chi continua a lottare.
Tra nuvole e schiarite, A Sarà Dura ma non ci fermeremo.