Nelle scorse settimane i proprietari di tre fabbricati, due case di abitazione e un capannone commerciale, sono stati convocati da TELT in modo ufficiale ed è stato loro comunicato l’inizio delle procedure di esproprio delle loro proprietà.
Questa notizia preannuncia l’inizio della distruzione nella piana di Susa, che partirebbe proprio da quelle due case, frutto di una vita di sacrifici, luogo dove sono nate e cresciute famiglie; queste abitazioni potrebbero essere abbattute dalle ruspe per far posto a un’inutile e fantascientifica “stazione internazionale”.
Certo, non accadrebbe domani, i tempi burocratici consentono alle persone di trovarsi un’altra sistemazione e lo stesso “cronoprogramma dei cantieri” lascia intendere che dal 13° al 36° mese, praticamente gli anni 2024 e 2025, dovrebbero essere dedicati alla preparazione; molti altri espropri, riguardanti terreni e qualche pezzo di giardino, sono già stati notificati, altri potrebbero esserlo a breve, divenendo tutti, nel periodo anzidetto, esecutivi.
Dal 37° mese del cronoprogramma (2026) potrebbe partire l’esecuzione effettiva dei lavori.
In breve tempo altre abitazioni verrebbero circondate dai cantieri e tante persone, non solo gli abitanti delle frazioni nella piana di Susa, sarebbero costretti a respirare polveri e gas di scarico, senza sottovalutare la loro esposizione all’inquinamento acustico e luminoso
Tutto ciò per 8 anni, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
La valle stessa sarebbe tagliata in due longitudinalmente, con gravi problemi di traffico, le cui ripercussioni si farebbero sentire pesantemente sull’economia di tutta la zona, fino alle cosiddette “Montagne Olimpiche”.
VOGLIAMO SUBIRE TUTTO CIO’ IN SILENZIO?
FERMARLO E’ POSSIBILE, FERMARLO TOCCA A NOI!!